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sabato 1 ottobre 2016

Può essere che per la gente tu sei una persona qualunque, ma per i tuoi amici sei una persona straordinaria.

Amici cari vicini e lontani,
buon pomeriggio a tutto il mondo!
Giorni fa, una mia amica mi ha mandato un SMS, troppo bello significativo per non condividerlo con voi; stamattina ero dalla mia cara amica  amata Francesca, e lo abbiamo commentato insieme.

COME ABBIAMO FATTO A SOPRAVVIVERE NOI BAMBINI DEGLI ANNI 50 - 60 - 70 - 80?

1) Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag.
2) Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto ed era una passeggiata speciale.
3) Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernice a base di piombo.
4) Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle  porte, alle prese.
5) Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.
6) Bevevamo l'acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell'acqua  minerale.
7) Uscivamo a giocare con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari…..... cosicché  nessuno poteva rintracciarci. Impensabile.
8) La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (sì, anche  con il papà).
9) Ci tagliavamo ci rompevamo un osso perdevamo un dente e nessuno faceva una denuncia per  questi incidenti.  La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi.
10) Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo    mai problemi di sovrappeso, senza palestra, ma sempre in giro a giocare...
11) Condividevamo una bibita in quattro …. bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
12) Non avevamo Playstation, Nintendo 64, x box, Videogiochi, televisione via cavo con 99 canali,    videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet ….    Avevamo  solo tanti AMICI.
13) Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell'amico, suonavamo il              campanello semplicemente per vedere se lui era lì e poteva uscire.
14) Sì! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con  bastoni  e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano  scelti per giocare  e gli scartati dopo non subivano un trauma. 
15) Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano.    Nessuno andava dallo psicologo, nessuno soffriva di dislessia, né  di problemi di attenzione né          d'iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l'anno, perché gli insegnanti avevano ragione.
16) Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità …. e imparavamo a gestirli. La grande  domanda è  questa: Come abbiamo fatto a sopravvivere? a crescere e diventare grandi.
 Questi eravamo noi prima. BUONA VITA A TUTTI! Condividendo con voi Mi ha fatto ritornare  indietro con un po’ di nostalgia.  

Vi dissi sabato scorso che lunedì sera sarei andata al primo appuntamento "dello Yoga della Risata".  Si dice "gente allegra Dio l'aiuta", questo è un detto molto conosciuto, e ridere fa stare bene il fisico e l'anima. Inoltre lo yoga della risata aiuta a vincere lo stress, a lavorare e a vivere meglio. Si ride attraverso degli esercizi di risate, in gruppo guardandosi negli occhi e tornando un po' bambini. Beh è andato tutto in fumo, in quanto sabato sera, si è scatenata una tosse tremenda, rivelandosi poi una bruttissima "bronchite", tanto che la mia dottoressa mi ha consigliato di fare un RX toracica, e il risultato come sospettavo negativo, (solo bronchite). Si è scatenata questa tosse dopo aver fatto un lavoro profondo apparentemente semplice e banale, ma di una potenza estrema, nel gruppo con Silvia e Bruno giovedì sera. E' scaturito un problema sepolto e nascosto dentro di me al quale non davo la benché minima importanza, rimuovendolo dentro me stessa. E' uscito fuori prepotentemente, ed ecco i risultati....... La vita è una continua crescita, non si finisce mai di imparare e sperimentare. Fortunatamente sono una persona altamente positiva, con il sorriso sulle labbra, e non mi lascio abbattere facilmente da queste controversie della vita.
Ora non mi resta che mandarvi caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                            Nadia
                                                                                                         








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