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sabato 25 marzo 2017

Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera.

Amici cari vicini e lontani
è tornata è tornata la primavera...... la stagione per eccellenza della rinascita! Tutto si risveglia la natura gli animali  prati e alberi sono in fiore ecc........... gli uccellini cinguettano di prima mattina...... e la primavera mi ha fatto trovare sul balcone una bellissima sorpresa, un tulipano rosso piantato due anni fa, l'anno scorso solo foglie, ho lasciato i bulbi interrati e quest'anno sorpresa sorpresa.......
....é primavera svegliatevi bambine alle cascine messer Aprile fa il ruba cuor..... vecchia canzone degli anni 40-50; questa canzone per me ha un significato particolare: il mio primo bacio. Facevo le scuole medie, un giorno uscita da scuola mi abbordò un ragazzo, ci demmo appuntamento sotto casa mia, e quando sarebbe arrivato sotto la mia finestra fischiettava questa canzone..... il palazzo dove abitavo era solo di 3 piani, per cui si sentiva benissimo. Scendevo di corsa con la scusa che mi  serviva un quaderno per i compiti che stavo facendo, ci appartavamo e ci baciavamo; in seguito la prima delusione cocente, era sposato..... non ne volli più sapere!
Ora permettetemi di salutare una persona "veramente speciale".....Eura, una carissima amica di vecchia data. Ero la maestra di Marco suo figlio. Era il 1980 il bambino aveva 5 anni. Fu subito amore a prima vista da parte nostra. Fu un anno memorabile, Marco bambino disabile, poteva stare solo su un passeggino particolare; oggi questo bambino ha "42 anni". Ci siamo frequentati diversi anni, ero presente anche il giorno della sua prima Comunione; poi il tempo ci ha allontanati, il mio trasferimento con la scuola, (la scuola era sulla Prenestina) la mia separazione, ma ci sentivamo telefonicamente poi cadde tutto nell'oblio..... ci siamo perse di vista continuando le nostre vite. Nel frattempo la vita le riservava un grande dolore: la morte di Franco il marito. Ci risentimmo in quel periodo, con la promessa di risentirci il più presto, ma passa oggi che passa domani, avevo sempre in mente di chiamarla, ora la chiamo ora la chiamo e mi passava di mente; lo chiamo "l'attimo fuggente", passa quel momento e non lo fai più. Gli anni passavano fino ad arrivare a 12 anni che non ci sentivamo, poi un bel giorno presi il telefono e la chiamai. Ci siamo riviste il giorno seguente, perché o lo fai subito o rimandi alle calende greche..... ho imparato che le cose vanno cotte e mangiate, senza aspettare.....Fu un incontro molto commovente bello e sentito, con la promessa di rivederci un giorno a pranzo da lei. Eura è una donna molto forte, ne ha passate tante ma tante, dopo essersi ripresa dalla morte del marito, ha dato una svolta decisiva nella sua vita, ha cominciato a dipingere, facendo dei bellissimi quadri, partecipando a varie mostre, si è scritta ad una scuola di ballo caraibici, che frequenta regolarmente; operata ad un seno di tumore, ora è una donna più viva che mai, una donna da ammirare per il suo coraggio e voglia di vivere. Da prendere come esempio..... la vita l'ha messa a dura prova, non le ha fatto mancare nulla, guai su guai, ma a testa alta è andata sempre andata avanti: "Tesoro, tu hai avuto tutto il coraggio necessario per affrontare le sfide della vita".  Trovate la sua storia su You Tube: Storie di un Paese che cambia..........
Tornando alla primavera, nessuno è perfetto, ma ognuno è un unico: questo rende prezioso il dono della nostra esistenza, perché nessuno potrà donare al mondo quello che portiamo noi.
E ogni anno la primavera torna, per quanto l'inverno sia stato lungo e rigido. C'è un perfezione nel mondo, assoluta, così come c'è dentro di noi. Non si bussa alle porte, si aprono da sole se l'energia che si è impegnata è quella che poi permette il raccolto!
La prossima volta che ti trovi a camminare per strada, anche se sei vestito in giacca e cravatta o hai i tacchi a spillo, prova a saltellare come fanno i bambini per qualche passo. Già all'idea ti vergogni? Devi aver tenuto ben nascosto il tuo bambino interiore per giudicarlo subito con un: "Questo non si deve fare!" Ricontatta il bambino che c'è dentro di te e dedicagli due saltelli: ti ritroverai a sorridere e la tua innocenza sorriderà con te.
"Esprimiti liberamente nel tuo sentire, non aver paura di ciò che senti, anzi, tutto ciò che non esprimi può diventare risentimento verso te stesso, gli altri e il mondo."
Tiberio Faraci
Vi mando ora caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici che la vita vi sorrida, e a te Eura una buona rinascita per la nostra "ritrovata" AMICIZIA, vostra sempre affezionatissima amica

                                                                              Nadia










           
                   
                                                   

























sabato 18 marzo 2017

Se vuoi capire una persona, non ascoltare le sue parole osserva il suo comportamento.

Amici cari vicini e lontani
buon sabato pomeriggio! Oggi continuiamo il viaggio iniziato la volta scorsa, delle "Emozioni Rivelate".
Costantemente proviamo tante emozioni, una vesta gamma, che varia da quelle positive a quelle negative. L'emozione consiste in una serie di modificazioni che avvengono nel nostro corpo sia a livello fisiologico, alterazioni respiratorie e cardiache, sia di pensieri, ad esempio: "che paura" o "non c'è speranza", sia di reazioni comportamentali, come il fuggire o gridare.
Quando proviamo emozioni, ciascuna di esse scatena una sequenza di segnali che si manifestano nel linguaggio del corpo, nella voce e nelle espressioni del volto. Imparare a coglierle negli altri (i nostri cari  o  le persone con cui lavoriamo). Coglierle in noi stessi significa essere vittime delle nostre emozioni e imparare a gestirle al meglio.
"Paul Ekman" massimo esperto al mondo di espressioni facciali, la sua ricerca continua dal 1954, esperto al mondo di micro espressioni facciali e di comunicazione non verbale (rivela i segreti per leggere le emozioni, comprenderle e viverle al meglio). Ha dimostrato che le espressioni facciali e le emozioni non sono determinate dalla cultura di un posto a della tradizioni, ma sono universali ed uguali per tutto il mondo.
Nel 1972 seguendo una tribù della Papua Nuova Guinea isolata dal resto del mondo trovò sei espressioni di "base " universale, presenti in tutto il mondo, che siano rabbia -  disgusto - tristezza - gioia - paura - sorpresa. Nel 1992, dopo ricerche e studi successivi, ampliò la sua lista di emozioni aggiungendo: divertimento - disprezzo - contentezza - imbarazzo - eccitazione -  colpa - orgoglio dei suoi successi - sollievo - soddisfazione - piacere sensoriale - vergogna.
 Ekman ha anche scoperto le micro-espressioni facciali, che aiutano a rivelare le emozioni che una persona sta provando e capire se mente o meno. La vita del dr. Paul Ekman è  rappresentata in una serie televisiva, Lie To Me, trasmessa in TV.
A volte le emozioni ci bloccano e non riusciamo a provarle. La paura immobilizza. Sappiamo così poco delle emozioni, eppure esse determinano le scelte e la qualità della nostra vita.
Ekman sostiene che ci sono sette emozioni base: Tristezza - Felicità - Sorpresa - Disgusto - Paura - Rabbia -   Disprezzo, esse possono essere distruttive o costruttive.
La paura è un "emozione provocata dalla consapevolezza di un pericolo imminente, accompagnato dal desiderio di fuggire", è presente a livelli molto diversi, nella luce della coscienza come nelle tenebre dell'inconscio. La superficiale assenza di paura a volte è solo una fuga da un angoscia molto più profonda e molto grande …. Oltre alla paura normale c'è una paura patologica, denominata "FOBIA". 
Appartengono alla sfera della "paura": Timore spavento e terrore.
Angoscia: inquietudine ansietà depressione.
La paura immobilizza. Anche "mentire" fa parte dell'emozione. La tristezza è l'emozione che fa più male.
In una discussione a due mettere il telefonino davanti a noi, anche appoggiarlo, diminuisce l'attenzione.
Pochi respiri consapevoli cambiano il nostro stress, quando iniziamo a respirare, riprendiamo consapevolezza con le nostre emozioni.
Emozione: stato di turbamento, implica uno stato di eccitazione interiore. 
A volte le emozioni ci bloccano e non riusciamo a parlare. Possiamo provare ad indirizzarle e a gestirle! Ma non a eliminarle. Esse ci arrivano leggendo un libro, vedendo la TV, ecc.
 Cos'è un emozione? è uno stato di turbamento, implica uno stato di eccitazione interiore, è un processo una particolare tipologia di "valutazione Automatica" influenzata dal nostro passato evolutivo e personale, durante il quale sentiamo che sta accadendo qualcosa di importante per il benessere mentre una serie di cambiamenti psicologici e di comportamenti emotivi comincia a interferire con la relazione.
"Sappiamo così poco delle emozioni, eppure esse determinano le scelte e la qualità della nostra vita."  Le  sette principali emozioni universalmente riconosciute sono: Felicità - Rabbia - Sorpresa - Disprezzo - Disgusto - Paura - Tristezza .
Ci sono 5 canali della comunicazione:
1) espressioni facciali
2) contenuto verbale
3) linguaggio del corpo
4) stile verbale
5) voce
Siamo arrivati alla fine di questo viaggio, spero sia stato di vostro gradimento, non mi resta che mandarvi caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida, vostra sempre affezionatissima amica

                                                             Nadia











sabato 11 marzo 2017

La conoscenza parla, ma la saggezza ascolta.

Amici cari vicini e lontani
buon pomeriggio.
 Nel 2013 a Bologna ho fatto il corso di due giorni "Le Emozioni Rivelate" di Paul Ekman. Ma  poco tempo prima del corso il dottor Ekman ha avuto un grave incidente e conseguentemente non gli è stato possibile essere presente, ma il corso è stato tenuto da Jonh Pears, Lucia Giovannini e Nicola Riva. Per me è stata un occasione per rivedere molte persone con le quali avevo condiviso altri percorsi, inoltre c'erano anche le mie carissime amiche Gigliola da Trento, Pina e Patty da Roma.
 Paul Ekman è un massimo esperto al mondo di  micro-espressioni facciali e di comunicazione non verbale  rivela i segreti per leggere le emozioni, comprenderle e vivere al meglio.
Cos'è un emozione? E' un processo di valutazione automatica, influenzata dal nostro passato evolutivo e personale durante il quale sentiamo che sta accadendo qualcosa di importante per il nostro benessere, mentre una serie di cambiamenti psicologici e di comportamenti emotivi comincia e interagisce con la situazione -  ci aiutano a reagire.
Le emozioni possono essere costruttive o distruttive.
La tristezza è l'emozione che fa più male.
Abbiamo tutti quattro poteri:
1) pensare (potere interno) -  di chi è il pensiero di pensare?
2)  emozionarsi (potere interno) - potere di dirigere le nostre emozioni.  (puoi togliermi tutto, ma non   puoi obbligarmi ad amarti o a odiarti).
3) Parlare (potere esterno) - scegliamo le parole, come dirle il tono e come esprimerci.
4) Agire (potere esterno) - scegliere i comportamenti da fare; qualcuno ci può obbligare a fare qualcosa? o siamo noi a scegliere?
Le emozioni primarie o di base sono universali, ed Ekman ha definito sei emozioni primarie:
  • Felicità: stato d'animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.
  • Sorpresa: si origina da un evento inaspettato, seguito da paura o da gioia.
  • Disgusto: risposta repulsiva caratterizzata da un espressione facciale specifica.
  • Rabbia: generata dalla frustrazione che si può manifestare attraverso l'aggressività.
  • Paura: emozione dominata dall'istinto che ha come obiettivo la sopravvivenza del soggetto ad una situazione pericolosa.
  • Tristezza: si origina a seguito di una perdita o da uno scopo non raggiunto.
In seguito ampliò la sua lista di emozioni basi aggiungendo:
  • Divertimento
  • Disprezzo
  • Contentezza
  • Imbarazzo
  • Eccitazione
  • Colpa
  • Orgoglio dei propri successi
  • Sollievo
  • Soddisfazioni
  • Piacere sensoriale
  • Vergogna
Le emozioni primarie sono emozioni innate e sono riscontrabili in qualsiasi popolazione, per questo sono definite primarie ovvero universali. Le emozioni secondarie, invece sono quelle che originano dalla combinazione delle emozioni primarie e si  sviluppano con la crescita dell'individuo  e con l'interazione sociale.
Esse sono:
  • Allegria: sentimento di piena e viva soddisfazione dell'animo.
  • Invidia: stato emozionale in cui un soggetto sente un forte desiderio di avere ciò che l'altro possiede.
  • Vergogna: reazione emotiva dovuta al prefigurarsi di un pericolo ipotetico, futuro e distante.
  • Rassegnazione: disposizione d'animo di chi accetta pazientemente un dolore, una sfortuna.
  • Gelosia: stato emotivo che deriva dalla paura di perdere qualcosa che appartiene al soggetto.
  • Speranza: tendenza a ritenere che fenomeni o eventi siano gestibili e controllabili e quindi indirizzabili verso esiti sperati come migliori.
  • Perdono: sostituzione delle emozioni negative che seguono un offesa percepita (es. rabbia, paura) con delle emozioni positive (es. empatia, compassione).
  • Offesa: danno morale che si arreca a una persona con atti o con parole.
  • Nostalgia: stato di malessere causato da un acuto desiderio di un luogo lontano.
  • Rimorso: stato di pena o turbamento psicologico.
  • Delusione: stato d'animo di tristezza.
 Per oggi mi fermo qui, perchè il prossimo post continuerò con altre cose sempre inerenti "Alle Emozioni Rivelate"; come sempre vi mando caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida, vostra affezionatissima amica

                                                          Nadia
























domenica 5 marzo 2017

La donna è il fiore più prezioso che abbiamo: donna bambina, donna amante, donna mamma, donna conconsolatrice, donna nonna con valori inestimabili. Merita di essere rispettata ed amata con tutto noi stessi.


Amici cari vicini e lontani
buona domenica. Domenica scorsa vi avevo detto che veniva a pranzo da me Laura mia nipote marito e figlie, tutto bene, salti sul lettone a non finire, sotto la stretta sorveglianza delle prozie, pranzo tutto ok, la piccola di un anno e mezzo scimmiottava pari pari tutto quello che faceva la sorella più grande, tutto andava per il meglio quando Clarissa di tre anni si è messa dentro il letto dicendo alla madre: "mamma brucio di febbre". Messo termometro, tesoro, aveva ragione, 38,5!?!?! Così è sfumata la giostra, con la promessa di portarcela la prossima volta.
Mercoledì prossimo è la festa delle donne, colgo l'occasione per fare gli auguri a tutte noi.
La giornata internazionale della donna, definita Festa della donna, ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo, ormai una consuetudine che ogni anno vede le donne ricordare durante la loro festa, una giornata internazionale nata per festeggiare le conquiste delle donne nella storia, festa che avrebbe bisogno di ritrovare le sue radici storiche staccandosi da un bisness commerciale che l'ha resa un giorno come un altro a scopo di lucro.
Molti pensano che la Giornata Internazionale della donna sia nata in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di New York; in realtà la storia di questa festa è molto più complessa.
Ma da dove nasce questa ricorrenza? Una leggenda molto celebre narra che la Festa della Donna sia stata istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica. Non è vero. In realtà, appunto, si tratta solo di una leggenda nata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. E' nata un anno più tardi, nel 1909 (sempre negli U.S.A), per merito del Partito Socialista  americano, che il 28 febbraio, diede vita a una manifestazione per il diritto di voto alle donne, in quanto migliaia di operaie di New York scioperarono per settimane: chiedevano un aumento del salario e un miglioramento delle condizioni di lavoro, istituendo così una giornata dedicata alle donne.
Ma la data che cambiò il corso di questa storia fu il 25 Marzo del 1911 quando nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio e 146 lavoratori (sopratutto donne) morirono.
La data dell'8 marzo entrò nella prima volta della storia della Festa della Donna qualche anno più tardi.
Questa celebrazione si tiene negli Stati Uniti a partire dal 1909, in alcuni paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922.
Il simbolo, come è noto, è la mimosa. Perché? Semplice: è uno dei pochi fiori che fiorisce a Marzo.

La donna uscì dalla costola de l'uomo,
non dai piedi per essere calpestata,
non dalla testa per essere superiore ma dal lato,
per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta,
accanto al cuore per essere amata.
William Shakespeare

Auguro a tutti una buona domenica, mandandovi caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                     Nadia