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venerdì 29 novembre 2013

Un abbraccio è un gran bel regalo, la taglia unica va a tutti.

Amici cari vicini e lontani
sono di nuovo qui con voi, per trascorrere con voi un piacevolissimo pomeriggio.
Come vi avevo anticipato, mercoledì sera ho avuto a cena a casa mia degli amici, 5 più noi due eravamo 7, ed è stata una fantastica serata, all'insegna dell'allegria, risate, condivisioni, e mangiate. La cena era a base di verdure, in quanto Francesco è vegano, ma non mancava il pollo. Antipasto, con aperitivi, patatine, per iniziare, seguito da una calda zuppa mista di farro, orzo perlato, lenticchie, fagioli, ceci e altro, con dei crostini. Come secondo una torta di patate, un piatto tipico del Trentino, insalata di zucchine tagliate alla julien con carote pomodorini noci pinoli olive verdi piccanti e nere e a parte chi voleva mozzarelline; focaccia bianca e sempre a parte prosciutto crudo e mortadella; melanzane fresche grigliate e finocchi conditi con arancia e olive nere; e per finire una torta vegana (buonissima) al cioccolato a forma di cuore e pasticcini mignon. Acqua e vino bianco; come vi ho detto risate tante tante ma sopratutto tanti consigli a vicenda e tante condivisioni; energia? e che ve lo dico a fà! chiaramente tanta tanta energia positiva, facciamo quasi tutti lo stesso percorso di crescita, e parlando parlando abbiamo fatto le 24,30.
Ma non voglio assolutamente parlarvi ancora della mia cena, perché voglio continuare la mia storia ed oggi voglio fare un salto in dietro raccontandovi di come ho conosciuto Luciano, che poi è diventato mio marito.
Dopo la separazione dal mio primo marito, non ho passato momenti belli, chiaramente, ma sono sempre andata avanti a testa alta. La scuola e i bambini (ero insegnante di scuola materna)  riempivano gran parte della  mia vita, certamente non era tutto, avevo molti cari amici che mi sono stati molto vicini, sopratutto le mie sorelle; ero sempre impegnata a fare qualche cosa, non stavo mai senza far niente. Mi iscrissi ad un corso di dattilografia, in quanto mi è sempre piaciuto scrivere a macchia (chi avrebbe mai detto che con gli anni sarei passata poi al computer, all'inizio non ero molto favorevole, al computer, poi mai dire mai eccomi qua e ne sono estremamente felice). I miei percorsi di crescita sono iniziati proprio lì, sì, perché da cosa nasce cosa. E dal momento che ero libera mi sono data al ballo liscio, che ho sempre amato ballare. Tutti i sabati e domeniche andavo in posti diversi, e mi divertivo un mondo. Non pensavo minimamente a cercare o volere un uomo, volevo solo ballare, ballare, ballare. Feci pure un viaggio in Nigeria, dove una mia amica era lì con il suo compagno, durante le feste di Natale; viaggio interessante e posti bellissimi, incontaminati, allo stato selvaggio, posti che ho impresso in tante mie foto, e che conservo gelosamente. Quello è stato l'ultimo viaggio da sola perché quattro mesi dopo, conobbi Luciano. Come ho già detto, mi piace ballare,e mi divertivo un mondo. Ho conosciuto molte persone, facevo amicizia con tutti, essendo una persona aperta simpatica e gioviale, ma la cosa finiva lì, non volevo legami sentimentali, non ci pensavo minimamente, certo, corteggiatori ne avevo, ma non mi interessavano; oltre tutto nessuno mi piaceva in modo particolare, non che avessi pretese, erano insomma solo persone con le quali passare una piacevole serata e,basta, poi ognuno a casa sua. Poi arrivò una bella sera,  il destino (se vogliamo chiamarlo così)  mi ha fatto incontrare colui che poi sarebbe diventato mio marito. Dovete credermi, volevo solo "ballare" perché mi piaceva tanto e mi divertivo un mondo. Ero allegra, spensierata, sopratutto incosciente, perché avevo una Fiat 500, vecchia, che mi lasciava spesso per strada, ma ho sempre avuto una angelo custode il quale mi ha sempre protetto.
Anche per oggi finisce qui la puntata, il seguito la prossima volta ......................................
Vi mando tanti abbracci di luce, tanti tanti sorrisi a risentirci a presto vostra sempre affezionatissima amica
                                                   Nadia

martedì 26 novembre 2013

Tratta gli altri come vorresti essere trattato da loro. Rispetta gli altri come vuoi essere rispettato.

Ciao ragazzi ciao,
eccomi di nuovo qui con voi. Stamattina quando sono uscita per la mia solita passeggiata, al parco, (da quando l'ho scoperto non lo mollo più), c'era un freddo gelido, la temperatura era di 3 gradi, ma io stavo benissimo, camminavo svelta, è vero il freddo era intenso, ma io amo il freddo per cui stavo proprio bene, aspettavo questo momento da tempo; comunque freddo o pioggia o vento non mi ferma nessuno, vado decisa e sicura per la mia strada. Stamattina ho incontrato un amico che porta a spasso il cane e mi ha detto: Nadia, brava, ti ammiro, perché non ti ferma niente e nessuno. Non sono obbligata a farlo, ma è per stare in forma, perché mi piace, e mi sento libera. Ma torniamo a noi e alla mia storia.
Nella mia formazione di Rebirther, durata circa 1 anno, come già vi ho detto ho scoperto molte cose della mia vita, chiaro cose belle ma anche cose meno belle, ossia episodi piacevoli e spiacevoli; ma è stato il solo modo per arrivare dove sono ora, per capire tante cose e per dare una risposta a tante mie domande.
La maggior parte di noi non è assolutamente cosciente di avere un bambino dentro di sé, indifeso e bisognoso di cure e di attenzioni. All'inizio, potrà sembrare ridicolo, ma vi posso assicurare che è esattamente così. Da allora parlo spesso spesso e tanto con la mia bambina interiore, vi prego non ridete, ci gioco, la porto a spasso , è sempre con me, non la lascio un istante; provate a farlo anche voi...........Il bambino interiore è il figlio che ognuno di noi si porta dentro, ed è anche la nostra capacità di intuire (guardare dentro). Il bambino interiore rappresenta quella parte innata di noi che si esprime con autenticità, naturalezza  e purezza.
Ora vi chiedo di chiudere gli occhi immaginando di avere il vostro bambino interiore davanti a voi. Potete visualizzarlo mentre sorride o, al contrario, mentre piange e si dispera, comunque sia prendetelo sulle vostre ginocchia e iniziate a parlargli con dolcezza. Confortatelo e se volete raccontategli una fiaba. Ascoltate ciò che ha da dirvi e cercate di scoprire cosa lo preoccupa. Accarezzatelo, stringetelo forte a voi, baciatelo, e giocate con lui. Questo esercizio potrà sembrarvi banale, o difficile da attuarsi, ma nella sua semplicità si rivelerà un autentico toccasana .
Una frase che mi ha colpito è stata: gli stupidi non sono quelli che sbagliano, ma coloro che considerano stupido chi sbaglia.
Le persone forti amano il cambiamento e non hanno nessuna difficoltà ad ammettere i propri errori perché non temono di essere giudicati male o rifiutati. I deboli viceversa, prediligono tutto ciò che già conoscono, perché il conosciuto li rassicura.
Questo che ho voluto condividere con voi, è solo un granello di sabbia riguardo a tutto il mio percorso, e con la conoscenza di Louise Hay e dei suoi libri ho ritrovato e ampliato tutto ciò che negli anni avevo appreso.
Quando mi metto a scrivere o meglio, condividere con voi, queste mie esperienze, il tempo mi vola, e non vorrei più fermarmi, ma ci sono dei tempi da rispettare, non si può avere tutto e subito.
Volevo ancora dirvi che domani sera vi aspetto tutti a casa mia, perché ho dei cari amici a cena, amici che condividono e fanno anche loro dei percorsi di crescita come me, quindi sarà una serata all'insegna della positività,e piena di bella energia. Uno di loro è vegano, di conseguenza la cena sarà a base di verdure, antipasti, ma ci sarà anche del pollo al forno panato, per chi volesse un pò di carne. Mi piace molto cucinare, la mia cucina è molto semplice e genuina, e sono anche molto brava. E per finire, non per Francesco che è vegano, ma ci sarà anche una fantastica torta di mele. Il tutto accompagnato con del buon vino, ma non per me , che sono astemia. Poi vi racconto com'è andata, e cosa hanno mangiato.
Ora mi fermo qui, mandandovi tanti abbracci di luce e tanti sorrisi vostra affezionatissima amica
                                                             Nadia

giovedì 21 novembre 2013

Tutto ciò che ci irrita negli altri, può portare a capire noi stessi

Amici cari vicini e lontani
sono di nuovo con voi, dopo sei giorni di silenzio, per via che non avevo la connessione internet, ho dovuto chiamare aiuto e farmi sistemare il tutto, sinceramente non ho ben capito cosa fosse successo, ma poco importa, l'importante è che sia tornato tutto a posto. Vi piace il titolo? bella domanda, vero?  è proprio così, quando in una persona ci dà fastidio un qualcosa, è perché rispecchia lo stesso comportamento che abbiamo noi, fateci caso e poi mi fate sapere.............
Ma ora torniamo alla mia storia, l'ultimo post vi avevo detto che vi avrei raccontato ciò che è successo tanti anni nella mia vita. Non voglio dilungarmi troppo, perché ci sarebbe tanto da parlare, vi dico solo che nel 2000 mia sorella è stata violentata e stuprata da tre Rumeni, ed è deceduta durante in autombulanza durante il trasporto in ospedale. Erano le 9,30 del mattino, ed è successo nei pressi della stazione Termini di Roma. Potete immaginare il dolore, lo strazio e l'angoscia di tutto ciò; abbiamo passato momenti molto brutti e dolorosi, specialmente il giorno del suo funerale. Siamo riusciti a nascondere il vero motivo del decesso ai nostri genitori, dicendo loro che era morta di infarto. Non ci sono parole per tutto questo, solo tanta rabbia e disperazione. Sono passati 13 anni da allora, e questo è stato un altro episodio che ha toccato crudelmente la mia vita. Ora  è subentrata la rassegnazione, è rimasta la cicatrice, ma dovevo far qualcosa per trovare un po' di pace e serenità, e grazie ai miei percorsi di crescita e a coloro che mi sono stati vicini, e con l'aiuto di Dio, per alleggerire il mio fardello, non mi restava solo che fare una cosa: PERDONARE!. Sì amici cari, avete capito bene, perdonare. E ci sono riuscita. Questo era un altro tiro mancino che la vita mi giocava, stavo nel bel mezzo del mio percorso per uscire da tanti tanti problemi da risolvere, e si aggiungeva anche questo, la vita mi stava mettendo alla prova. In seguito a questo sono riuscita a risolvere a capire un altro fatto molto molto molto importante, che mi è successo da piccola, molto piccola, un fatto che avevo rimosso e che con questo mio lavoro è tornato prepotentemente a galla, e con la mia determinazione e voglia di risolvere tutto, sono riuscita ad andare fino in fondo. Ed eccomi qua serena e tranquilla a parlare con voi. Ma voglio tornare al perdono, e come ci sono riuscita. Avevo tanto veleno in corpo, tanta rabbia e impotenza, non sapevo casa fare come uscirne fuori, volevo tornare a vivere liberamente e serenamente, quando mi capitò tra le mani un piccolo libricino che parlava appunto del perdono, e da lì è stato un passo. In fondo il perdono cos'è, è un PER-DONO che noi facciamo a noi stessi; prima ho fatto uscire tutta la mia rabbia (ci sono vari modi per scaricarla) tutta tutta, poi finalmente  il perdono, certo non è stato facile, mi sembrava quasi impossibile, ma è stato il solo modo di sentirmi libera. So benissimo che molti di voi non mi capiranno, ma questo è ciò che io ho fatto, e ne sono estremamente felice, mi sento libera e leggera. Aggiungo che scopo del perdono è guarire la mente, non il corpo e se non pratichiamo il perdono rimaniamo nella sofferenza del passato. Nella vita il dolore è inevitabile perché la vita stessa è fatta di momenti dolorosi.
 Penso che anche per oggi sia arrivato il momento dei saluti, e come vi ho detto prima la cicatrice rimane, per cui non è stata una passeggiata parlarvi di tutto questo, ma mi ha fatto piacere condividere il tutto con voi. Non mi rimane che mandarvi abbracci di luce e tanti sorrisi vostra affezionatissima amica
                                                   Nadia

sabato 16 novembre 2013

La vita delle persone può cambiare in un millesimo di secondo; tutto grazie alla volontà di accettere la possibilità di cambiamento..

Ciao ragazzi ciao, come state?
sicuramente bene e questo mi fa immensamente felice. Il titolo del post, non è stato messo a caso, questa volta, perché alcune persone imparano più rapidamente di altre; l'ingresso ai percorsi di crescita personale, tipo Rebirhing, metodo di Louise Hay "Puoi Guarire la tua Vita" ecc. ecc. non sarà uguale per tutti. Alcune persone sono in grado di entrarvi con un salto, ed altre saranno più lente (ognuno ha i propri tempi), tastando il terreno ad ogni passo. Altre strisceranno ed ogni avanzamento sarà per loro doloroso perché opporranno resistenza ai cambiamenti. La risposta a tali cambiamenti è di smettere di lottare contro di esso, lasciandosi trasportare dalla vita. Io dal canto mio, sono grata all'Universo perché mi ha messo sempre davanti al momento giusto ciò che mi serviva. E come vi ho già detto il mio percorso è iniziato, partecipando al primo percorso al seminario di Firenze. Ed ora eccomi qua a condividerlo con voi. Se ti attiri il meglio dalla vita, lo attiri su di te. Ed è quello che è capitato a me. Durante la formazione di Rebirther, ho scoperto tra le tante cose, il motivo per il quale quando guidavo e mi tagliavano la strada mi infuriavo terribilmente, e del perché non sopporto di essere stretta al collo; e faccio fatica a mettere la cintura di sicurezza; il tutto risale in un incidente di percorso, quando ero feto in grembo di mia madre; certo non è stata una scoperta piacevole, ma è servito per andare avanti e scoprire altre cose molto molto più importanti e decisamente toccanti, e di conseguenza hanno dato una risposta a tanti miei vissuti e fatti capitatami nel corso della mia crescita. Sempre con il rebirthing, ho toccato con mano un episodio della mia vita, profondo, toccante e significativo che avevo a suo tempo rimosso, un evento molto importante in seguito al mio percorso e che mi ha dato la determinazione ad andare avanti. Certo, non è stata una passeggiata, ve lo garantisco, ma ero decisa ad andare fino in fondo. E con l'aiuto di tutti e di Dio, ce l'ho fatta. Devo e voglio ringraziare me stessa per il successo ottenuto, e ancora oggi mi gratifico dandomi delle pacche sul braccio dicendo a me stessa:"brava Nadia ce l'hai fatta". E sono andata con fiducia, tenacia, determinazione, sempre avanti. E' stata un percorso tortuoso, pieno si intoppi e salite, ho appreso molto, e sono estremamente felice di essere arrivata fin qui. La mai vita è decisamente migliorata, mi sento in pace con me stessa e con il mondo intero. La prossima puntata vi racconto come sono arrivata a perdonare un episodio che mi ha toccato molto da vicino, un episodio estremamente toccante, e dopo tanta rabbia sono arrivata al perdono.
Ragazzi cari,anche per oggi mi fermo qui, grazie ancora per la vostra vicinanza, come sempre siete molto numerosi e questo mi fa molto piacere e onore, grazie grazie dal più profondo del mio cuore; come sempre vi mando un abbraccio di luce e tanti sorrisi vostra affezionatissima amica
                                                  Nadia

mercoledì 13 novembre 2013

Tutti pensano di poter cambiare il mondo, però nessuno pensa di poter cambiare se stesso

Amici vicini e lontani buona sera a tutti,
 ho provato ieri mattina a scrivere un nuovo post, ma non so cosa mi è successo, non sono riuscita a pubblicarlo, ora eccomi qua che ci sto riprovando.
Dopo il mio primo percorso di crescita a Firenze mi si è aperto un nuovo mondo, un mondo tutto da esplorare e da vivere in pieno. Sono diventata una paziente del dott. Claudio Bellecca medico omeopata e pediatra. Aveva sulla sua scrivania il primo libro di Louise Hay, mi colpì subito il suo contenuto, mi vedevo in tante cose uguali a lei. Mi comprai subito il libro e lo lessi più volte. Da piccola già mi curavo con l'omeopatia, e l'agopuntura (anche se avevo una tremenda paura degli aghi.) E sono diventata più consapevole che quando arriva un malessere, qualunque esso sia, bisogna andare alla causa non all'effetto. Solo così si può capire il motivo del disturbo. Quando si accende una lampadina rossa nel cruscotto della nostra macchina, andiamo subito a vedere cosa sia successo e corriamo ai ripari. Perché non fare la stessa cosa con il nostro corpo? comunque in appendice al libro di Louise c'è un elenco che riguarda una correlazione tra le malattie del passato o del presente e le possibili cause;
Il passo successivo è stata la scoperta del Rebirthing, un giorno in un volantino lessi Rebirthing, e una frase che mi colpì: "la vita imita la nascita". E fu così che iniziai le mie prime sedute di respirazione (perché rebirthing significa rinascita) fino ad arrivare a completare il corso di formazione professionale Rebirther. Ho avuto la mia prima cliente con enorme successo, ed ho continuato nel tempo ad avere altre clienti, l'ultima, niente meno viene da Trento, sì avete capito bene da Trento! Le sedute sono 10 e ne ha già fatte con successo 5.
Con il Rebirthing ho dato molte risposte a tante mie domande, sono andata fino in fondo, senza guardare in faccia nessuno. Certo è stato un percorso molto tortuoso, fatta di salite salite
e salite ma ce l'ho fatta; ora sono una nuova persona, più consapevole, più cosciente, più adulta e più responsabile. Certo, non si ha voglia di crescere, vorremmo restare sempre bambini, crescere fa mele, ma è il solo modo di prendersi le proprie responsabilità, e agire di conseguenza.
La prossima puntata, vi metto al corrente del perché di alcune cose che mi davano fastidio, e che sono riuscita a superare.
Per il momento anche stasera mi fermo qui, vi mando tanti abbracci di luce, tanti sorrisi vostra sempre affezionatissima amica
                                                  Nadia

sabato 9 novembre 2013

Tratta gli altri come vorresti essere trattato da loro. Rispetta gli altri come vuoi essere rispettato.

Cari amici vicini e lontani
oggi è una giornata nuvolosa e piovosa, ma dentro di me c'è sempre il sole che splende. Certo anche per me ci sono alti e bassi, non credete, ma sapendo che non posso cambiare le situazioni, posso sceglierle come viverle. Una bella qualità che mi sostiene nella vita, è il mio ottimismo, già perché sono di natura ottimista e questo mi rende la vita con i suoi alti e bassi più facile. Poi : "Se c'è rimedio perché te la prendi? E se non c'è rimedio perché te la prendi?" A buon intenditor, poche parole.
Ma torniamo alla mia storia. Dopo la mia esperienza a Firenze mi ci sono voluti tre giorni di riposo, perché è stata un esperienza, UNICA, molto intensa, toccante, ma soprattutto perché avevo bisogno di metabolizzare  tutti  i miei 4 giorni, tutte le emozioni che sono uscite, pianti, gioie, risate, divertimento, condivisioni e altro. Insomma tornavo a casa con un bagaglio di esperienza, ripeto: UNICA. Vorrei raccontarvi di più, ma per me è stato come partorire, sì perché da quel momento in poi la mia vita ha iniziato a cambiare, vedevo le cose in un altra maniera, avevo una visione diversa della vita; e come spiegarvi,  non ci sono parole, perché ogni nostra esperienza vissuta lì l'ho paragonata ad un parto, ed ogni parto è a sé, non sono tutti uguali; certo ci sono state anche delle persone molto mentali e razionali, che ragionano molto di testa, le quali non hanno recepito il messaggio. Ma è giusto, se vogliamo, che sia così perché non tutti sono disposti a cambiare, ci sono persone che non sono pronte ai cambiamenti, che hanno paura, che hanno delle resistenze, o cambieranno al momento giusto, sempre se lo vogliono. In seguito sono tornata a Firenze altre volte, come assistente, ed era ancora più bello, perché non essendo coinvolta in prima persona, vedevo, sentivo, percepivo, il tutto con un altra emozione, ma sempre molto molto coinvolgente. E ogni volta era sempre un bagaglio di emozioni che mi portavo dietro. Questo è stato l'inizio del mio viaggio all'interno di me stessa, ed ho continuato a salire sempre di più, imparando, vivendo, crescendo, scoprendo un nuovo meraviglioso viaggio all'interno di me stessa. Ed è un cammino senza sosta, e facendo i conti sono ben 25 anni che ho intrapreso questo viaggio senza fine fino ad arrivare ad oggi. Certo ne ho fatta di strada, ho incontrato molti ostacoli, e molte intemperie, ma sono sempre uscita a testa alta e vittoriosa.
Cari amici vi lascio e ci sentiamo per la prossima puntata. Vi mando un abbraccio di luce, tanti sorrisi vostra sempre affezionatissima amica
                                 Nadia

martedì 5 novembre 2013

Tu non sei quello che credi di essere ma vivi come pensi

Amici cari vicini e lontani,
che piacere essere qui con voi, e voglio iniziare come mi è nata la passione per la fotografia; a parte che ce l'ho sempre avuta ma è andata sempre più crescendo durante i miei anni a scuola, facendo le foto ai bambini. Ogni fine anno davo ad ogni bambino un album di fotografie con la loro storia, dalla nascita fino all'entrata della scuola; il primo giorno di scuola, mi accompagna...... giochi, lavori, feste, compleanni, gite scolastiche, per finire foto di gruppo di fine anno. Il tutto completo di disegni loro. Veniva proprio un bel lavoro, ero proprio soddisfatta, e pensate che allora le macchine fotografiche erano con i rullini per cui per me erano tutto più difficoltoso, ma ce l'ho sempre fatta. Ma torniamo ora alla mia storia.
  • Voglio raccontarvi come ho iniziato il mio percorso di crescita personale. Dopo la separazione ( vi posso assicurare che non è stata una passeggiata), oltre fine di una "storia" durata 12 anni, c'era il problema di come dirlo a mio padre; è stato faticoso ma alla fine ci sono riuscita, per non cadere in depressione, mi sono data da fare per essere super impegnata, iniziai a fare un corso di steno dattilografia e venni a sapere che c'era un corso di dinamica mentale che per le mia finanze era un costo abbastanza elevato, volevo farlo, ero titubante, quando un bel giorno prese servizio a scuola un medico pediatra. Facemmo subito amicizia, e quella mattina stessa parlando con lui gli stavo dicendo di questo corso che avrei voluto fare. Lui, per tutta risposta mi parlò di un corso che si teneva a Firenze, della durata di 4 giorni. Si chiamava W.L.D. L'unica cosa era il costo :1.700 Lire. Sì avete capito bene! 1.700 Lire! Potete immaginare la mia reazione! Beh, non ci crederete ma l'ho fatto. Come? Ho fatto un prestito con il Comune di Roma (come dipendente ero agevolata) e un mese dopo sono partita con la mia valigia piena di speranze e di incertezze, si mangiava e si dormiva lì, 4 giorni sempre in albergo. Chiaramente era tutto compreso nel prezzo. Non sapevo cosa mi aspettasse, ero all'oscuro di tutto, ma il mio amico mi assicurò che se non mi piaceva avrei avuto i miei soldi indietro e l'indomani sarei tornata a casa. è stata una esperienza UNICA, INDIMENTICABILE, E CHE HA LASCIATO IL SEGNO, e fu l'inizio di un percorso senza fine. Era il mese di Ottobre del 1988. Dico senza fine perché ad oggi è sempre una continua crescita, e non rimpiango nulla del mio passato. Rifarei tutto quello che ho fatto fino ad oggi, e i miei sbagli sono stati un esperienza che mi hanno fatto crescere, perché gli errori non si chiamano "sbagli" ma solo esperienze, perché grazie a loro che ho imparato molte molte

venerdì 1 novembre 2013

"Dietro le nubi più scure c'è il sole che splende"

Ciao amici miei carissimi,
non mi sono certo dimenticata di voi, anzi, mi sono solo presa un momento di riflessione, perché ho deciso di raccontarvi la mia vita; è stata una decisione non certo facile, ma ho deciso di farlo. Ho in mente di scrivere un libro sulla mia vita (ne ho di cose da raccontare!) per il momento inizio con voi.
Sono nata nel 1946 a Roma ed ho 67 anni. Sono la seconda di 5 figli, 3 femmine e due maschi. Sono stata una bambina buona e ubbidiente,  anche molto molto determinata. Ho avuto un infanzia non facile. I miei genitori non andavano molto d'accordo, tra alti e bassi il loro matrimonio è durato fino al compimento dei 60 anni; fino alla morte di mio padre prima e successivamente la perdita di mia madre due anni fa. Ma sono stati due genitori che a modo loro hanno molto amato i loro figli. Io per ragioni di salute sono stata in un sanatorio, dall'età di due anni fino, circa ai sette anni. Sono poi tornata perfettamente guarita a casa, con i miei genitori e i miei due fratelli; dopo 10 anni è nato mio fratello e successivamente mia sorella. La mia vita scorreva tra alti e bassi, fino a diventare una donna; non mi piaceva andare a scuola, non ero per niente brava, mio padre voleva a tutti i costi che mi prendessi un diploma. Come Dio ha voluto finalmente sono arrivata a conseguire il diploma di maestra d'asilo. Ed è stata la mia fortuna (dopo tanti tanti anni, ho ringraziato mio padre per aver raggiunto il suo obbiettivo) perché mi ha dato la possibilità di esercitare poi la mia professione, fare l'insegnante di scuola materna; all'inizio facevo la babysitter, mi son sempre piaciuti i bambini, poi nel 1969 è arrivata la mia prima supplenza fino ad arrivare a passare di ruolo. Ho insegnato per 40 anni ed ora sono in pensione.
A 25 anni mi sono sposata, ma il matrimonio dopo 12 anni è finito in un divorzio. Non ho figli e non li ho mai avuti, ma non per scelta, Dio sa se volevo diventare "mamma" ma non era nel mio destino. Comunque ho avuto molti bambini che mi hanno dato tanto e hanno riempito la mia vita, dandomi molte soddisfazioni, e mi sono sentita in un certo senso mamma appagata. Non vi nascondo che sono molto molto emozionata, perché parlare, anzi scrivere la mia storia è un modo di condividere con voi la mia vita.
Mi è sempre piaciuto fare foto, la prossima volta vi racconto come è  iniziata questa passione. Volevo dirvi anche in anteprima, che il mio seminario di Louise Hay, Puoi Guarire la Tua Vita, sta andando molto bene, ho 10 persone che partecipano e che sono
molto molto motivate ad andare avanti.
Per oggi mi fermo qui, alla prossima puntata..........
Vi mando tanti abbracci di luce e tanti sorrisi vostra affezionatissima amica
                                                 Nadia