Amici cari vicini e lontani
eccoci di nuovo insieme in questa domenica assolata e molto calda. Siamo appena tornati da un bar vicino casa, dove abbiamo fatto colazione con degli amici. Ed ora eccomi qua tutta per voi.
Per me il mese di giugno, è all'insegna delle Comunioni e dei Battesimi. Sì proprio così. Domenica scorsa una prima Comunione e ieri il primo Battesimo, da parte dei nipoti di Luciano. Fine mese un'altro Battesimo. Come bomboniera alla prima Comunione c'era un "bonsai", una piantina molto molto bella e originale. Alla fine vedrete due foto; è un idea da prendere come esempio, a voi la scelta.
Prima di continuare, permettetemi di fare i miei più sinceri e auguri di buon compleanno, alla mia piccola amata nipotina Monica, è stato ieri; le ho fatto gli auguri per telefono, oggi è doveroso farlo pubblicamente: AUGURI tesoro bello, 1000 di questi giorni! So che hai festeggiato con tuo marito e il vostro bellissimo bambino, solo voi tre, condivido in pieno questa decisione.
Ora torniamo a noi! Vorrei riallacciarmi al discorso sul perdono, iniziato domenica scorsa.
Chi si rifiuta di perdonare è destinato a pagare un duro prezzo sotto forma di mali fisici e psichici. Perché spreca molta energia trattenendo dentro di sé pensieri e stati d'animo negativi che finiscono per ritorcersi contro. Esiste un perdono di testa, cioè razionale e un perdono di cuore ovvero emozionale. Il primo non ha alcun valore, mentre il secondo ha un effettivo e straordinario potere.
Ma come si fa a perdonare di cuore? Occorre essere disposti a lasciar uscire il dolore che ci portiamo dentro, entrando in contatto con le sensazioni penose racchiuse in noi e farle fluire. Soltanto lasciando andare le emozioni legate alle offese ricevute, siamo in grado di perdonare con sincerità. Bisogna che avvenga uno sblocco emozionale se ci si vuole sbarazzare definitivamente da quello che ci ha afflitto e che continua ad angustiarci.
Viviamo nel presente, sapendo cogliere l'attimo. Il passato va accettato per quello che è stato, nel bene e nel male. Ora, questo istante è il momento giusto per: vivere amando.
C'è solo un tempo, ed è il presente, non il passato.
Fino a che noi staremo inchiodati a vedere solo gli aspetti negativi quanto abbiamo sofferto nella nostra vita, non andremo avanti di un passo.
E' molto importante riuscire a liberarci dal passato ed essere disposti a perdonare.
Perdonare significa lasciar perdere, dimenticare, non ha nulla a che fare con il condonare un comportamento. Significa lasciar andare completamente quell'esperienza e vivere nel momento presente. Per guarire noi stessi dobbiamo essere disposti a modificare il nostro modo di pensare, perdonare gli altri e imparare ad amare ed accettare maggiormente noi stessi.
Ragazzi, ora è il momento dei saluti perché è l'ora del pranzo. Come sempre vi mando i miei più caldi abbracci di luce, tanti sorrisi, che la felicità vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica
Nadia
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