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sabato 26 agosto 2017

Tutti i grandi sono stati bambini una volta. ma pochi di essi se ne ricordano.

Amici cari vicini e lontani
buon pomeriggio a tutti.
Un giorno Clarissa, la mia splendida pronipote, 4 anni, viene rimproverata dal papà per continui capricci, lei molto seria risponde: "..... e però papà, guarda che è difficile crescere!!!!
Vero, verissimo, se vogliamo crescere abbiamo bisogno di assumerci tutta la nostra responsabilità......
Prendo spunto da questa frase perché è da molto tempo che vorrei parlare di bambini, è un argomento che mi sta particolarmente a cuore; non basterebbe un libro per parlare di loro, tanto è vasto l'argomento, sicuramente non mi limiterò solo a questa pagina, ne scriverò altre, lo ritengo interessante, ed anche se non ho avuto figli, ho sulle spalle 40 anni di esperienza, come maestra d'asilo. Ma partiamo dall'inizio, mai dico mai, mettere al mondo un figlio, per salvare una relazione, un matrimonio che fa acqua da tutte le parti. Quante volte ho sentito persone che per salvare il salvabile hanno concepito un figlio, non c'è errore più grande! in quanto un bebè non può essere concepito come un opportunità per salvare una relazione che non si regge più in piedi.
Sappiamo che la nascita di un figlio determina un cambiamento enorme all'interno di una coppia. Non si è più in due, e tutto inizia a girare intorno al nuovo nato, e la coppia si trova alle prese con un nuovo equilibrio da ristabilire; il contatto fisico con la mamma da parte del neonato, è normale nei primi mesi di vita, successivamente, però ha bisogno di conquistare la sua "individualità", ed è necessario di un lettino solo per sé, sopratutto di uno spazio tutto suo, come una cameretta. E' vero, non è una cosa facile, sopratutto per la mamma che deve dare il latte durante la notte, piange o altro, ed è molto più comodo farlo dormire nella loro stanza, c'è anche la possibilità che non abbiamo un'altra cameretta, ma il bambino ha bisogno di un lettino tutto per sé, importante deve imparare che non è tra mamma e papà, ma con mamma e papà. So che molti genitori sopratutto mamme, non sono d'accordo, l'ideale è abituare il neonato a dormire da solo fin dai primi giorni di vita, e non dormire nello stesso letto con i genitori, non deve dormire in un letto di misura regolare, ma deve dormire da solo nella culla, vicino i genitori, non oltre i tre-sei mesi, al massimo dodici (dopo questa età il distacco dei genitori diventa difficile), cosa molto fondamentale, che entrambi i genitori siano uniti e d'accordo sulla questione.
Abituate il piccolo alla sua cameretta già dai 5-6 mesi; quando diventa troppo lungo per dormire nella carrozzella o in culla, è il momento buono per trasferirlo nel nuovo lettino in una stanza da solo. Uno strappo alla regola può essere fatto in situazioni assolutamente particolari: per esempio, quando il bambino è malato, o quando si sveglia alla mattina, oppure se ha fatto un brutto sogno. E' sempre fondamentale ricordargli che, una volta riaddormentato, sarà riportato nel suo lettino.
Abbiamo finito anche per oggi, vi mando caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                           Nadia




































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