buon pomeriggio!?!?
Eccoci da poco rientrate da Venezia, dove abbiamo passato 4 giorni incantevoli nella splendida Venezia. Bella bella bella, non c'è che dire, non è la prima volta che ci vado ed ogni volta è sempre un emozione diversa, qualcosa da scoprire, da fotografare, da rivedere e da rivivere. Il tempo ci ha assistito, non c'era un sole splendido, era piuttosto nuvoloso e anche un po' freddino, ma siamo stati "divinamente" bene! Abbiamo camminato tanto tanto tanto, Luciano che non cammina tantissimo è stato molto bravo. Con noi c'erano anche Franco e Debora, i nostri inseparabili amici, come regalo dei loro compleanni, mi spiego meglio: per i loro compleanni, insieme ad altri amici, abbiamo regalato loro una busta con dei soldi, ed intelligentemente li hanno messi da parte in previsione di questo viaggio, così si è avverato questo sogno. Non siamo riuscite ad entrare alla chiesa di S. Marco, per la fila che c'era, era prevedibile per via del ponte del 25 Aprile, anche i traghetti per le isole di Murano e Burano erano molto pieni!!!! L'unica cosa se si può dire negativa è stato il freddo a Burano, c'era un venticello proprio freddino che pizzicava non poco...... Il prossimo viaggio mai più con in mezzo un ponte, perché è già la seconda volta che siamo rimaste con un palmo di naso per via di un ponte...... Prima a Napoli.... ed ora Venezia...... con il fatto che Debora lavora a scuola ne approfittavamo del ponte, senza calcolare il pienone, il prossimo viaggio ci organizzeremo in altra maniera.
Per Luciano questo viaggio è stato un tornare indietro con il tempo, con un salto indietro di ben 33 anni. La sua famiglia, quando lui aveva 5 anni, si è trasferita a Campalto (un quarto d'ora da Venezia). Nato a Matelica nelle Marche, ha perso il papà all'età di un anno e mezzo e la mamma si è risposata in seconde nozze con un altro vedovo, il quale aveva due figli un maschio e una femmina. Successivamente il secondo padre ha avuto un lavoro a Bari o a Venezia, tramite conoscenze, così si sono trasferiti scegliendo Venezia. Abbiamo rivisto la casa dove abitava, la scuola che frequentava, e il bar che ha gestito per più di 20 anni, rincontrando anche qualche suo vecchio amico. Ripeto, per me non era la prima volta, ma ogni volta è come se fosse la prima volta!
Per me molto "significativo", emozionante e coinvolgente, rivedere il Ponte dei Sospiri" (poi ho capito il motivo......), e non meno bello il Ponte di Rialto!
Al Ponte dei Sospiri, all'origine del suo romantico nome ci sarebbe una leggenda secondo la quale i prigionieri che attraversavano il ponte prima di venire rinchiusi per sempre nelle prigioni, sospiravano gettando un ultimo sguardo alla città e alla sua laguna attraverso le piccole finestrelle del ponte, rimpiangendo la libertà perduta.
Martedì 25 Aprile, si vedevano molte donne con una rosa rossa in mano, in seguito alla leggenda del Boccolo di S. Marco, come tradizione veneziana proprio come il fiore, il bòcolo che, nel giorno di S. Marco protettore di Venezia, ogni uomo offre alla sua amata. Questa leggenda racconta l'amore tra Tancredi e Maria, due innamorati, e il loro era un amore contrastato, poiché la famiglia di lei non giudicava il giovane Tancredi degno di lei. Maria convinse il suo amato, ad arruolarsi nelle truppe dall'imperatore Carlo Magno, per fare in modo che acquisisse una nobiltà almeno formale e potersi proporsi come sposo, così partì per la guerra contro i mori di Spagna. Ma Tancredi, ferito a morte durante la battaglia, morì sopra un roseto, tingendolo di rosso, con il suo sangue. Con le ultime forze raccolse un bocciolo e lo affidò ad Orlando chiedendogli di portarlo a Maria insieme alle sue ultime parole d'amore. Orlando tornando in patria andò a Venezia consegnando il fiore a Maria. Era il giorno di S. Marco, Maria sarebbe morta quella stessa notte, con il fiore stretto al petto.
Anche per oggi siamo arrivati ai saluti, come sempre vi mando caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica
Nadia
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