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mercoledì 18 giugno 2014

Se c'è un atteggiamento che ti disturba, è perchè riflette qualcosa che è in te.

Amici amici amici amici miei, amici cari vicini e lontani,
eccomi di nuovo qui con voi, non mi sono assolutamente dimenticata di voi, tutt'altro, vi ho pensato immensamente  e profondamente, e se non mi sono fatta sentire prima, è perché il mio computer si è impallato bene bene, ha avuto un "forte mal di pancia" e l'ho dovuto portare dal medico. Scherzi a parte, ho provato a mandarvi un'altro post, ma non è ha voluto sapere, sono stata costretta a farlo vedere, conclusione, non ho capito cosa era successo, e per farla breve, ho comprato una volta per tutte un nuovo computer, così mi sento più tranquilla.
In questi giorni ho avuto molto da fare, preparativi per il saggio di fine anno, riguardo a difesa personale; già il 21 e il 22 giugno faremo tutti insieme un saggio a teatro, già l'abbiamo fatto l'anno scorso, quest'anno ne faremo un'altro. Poi vi racconterò..........
Poi ho fatto un prelievo, per controllare la mia tiroide che fa un pò di capricci, (niente di serio). Voi penserete, beh! è un prelievo, ma non così semplice per me; ogni volta che faccio un prelievo è un dramma; ora sono parecchi anni che viene una persona a farmelo a casa di mattina presto. Perché? Perchè l'ultima volta che ho fatto un prelievo, quando è arrivato il mio turno, sono letteralmente svenuta; paura? Sì, e non solo..... Mi hanno fatto il prelievo per terra. Ragazzi miei, per favore non ridete, purtroppo è così! Ora mi spiego meglio. Come vi ho detto in precedenza, qunado vi raccontavo della mia vita, a due mesi  mi sono ammalata di "nefrite" e a quattro mesi ho avuto la T.B.C. Mi sono salvata, grazie a mia zia, che dall'America ha mandato a mamma la Penicellina (che in Italia ancora non era uscita). E' iniziato così il viaggio tra un ospedale e l'altro, per finire poi al Forlanini, dove c'erano i bambini malati di T.B-C. Per poi andare per quattro anni in un sanatorio in Emiglia-Romagna per il decorso finale della malattia. E capite bene, due volte a settimana,  un prelievo, e tanto altro, e se non era il mio dottorino, lo ricordo come se fosse adesso, bello, alto, moro, non c'era verso, il prelievo non  lo facevo. Ero la piuù piccola, la più viziata ma, nello stesso tempo la più capricciosa e dispettosa. Poche volte mi sono trovata in cucina a pelare le patate con le suore, ma anche lì mi mandavano via per la disperazione, perché tiravo le patate in testa alle suore. Sì, adesso ci rido sopra, ma vi posso assicurare che non è stato per niente un bel periodo.........
Quindi, metteteci tutti i prelievi, con annessi e connessi, per non parlare poi, delle vite precedenti (non so se voi ci credete, io sì, e anche lì non è stata di certo una passeggiata) sfido chiunque a non aver a dir poco, "PAURA". E mi ci vuole tutta la mattina per riprendermi.
Ho iniziato a scrivere, oggi, 17 giugno, vi lascio momentaneamente, perché voglio andare con Luciano ed un'amica, a Piazza Fiume, in un centro sportivo, perché andiamo a fare "Il Labirinto". Ora vi lascio momentaneamente e ci sentiamo domani.
Eccomi di nuovo a voi, ieri era martedì 17 ora logicamente mercoledì 18. Ieri sera siamo tornati alle 23, e non era il caso che continuassi; il Labirinto è: "Al centro di te stesso: camminare nel Labirinto." In questa esperienza si ha la possibilità di:
Integrare il corpo con la mente e la mente con lo spirito.
Ritrovare la quiete ed il benessere. Ridurre lo stress e lasciare andare il dolore emotivo.
Riconnetterti con la tua saggezza interiore e con il tuo intuito.
Scorgere nuove consapevolezze e dare un senso più profondo alla tua esistenza.
Trovare la tua guida interiore e diventare un canale per le risposte della tua vita.
Il Labirinto è un antico schema geometrico basato su spirali e cerchi ed è utilizzato da sempre (le prime tracce risalgono a oltre cinquemila anni fa) in moltissime culture in tutto il mondo, dalla Cina all'Ucraina, dal Perù al Brasile all'Arizona.
Vi posso assicurare che è stato un momento MAGICO e intenso per tutti. Eravamo 60 persone, prima c'è stata una presentazione da parte di Lucia Giovannini, colei che ha portato e costruito in Italia, il Labirinto (e Lucia è anche chiamata la Loiuse  Hay Italiana), poi piano piano uno per volta, con una musica sottofondo, siamo entrati a fare il giro nel Labirinto, con molto raccoglimento. Hanno fatto delle foto, ve ne mando un paio, sicuramente vi piaceranno, e vi renderanno anche l'idea.
Ragazzi cari anche per oggi siamo arrivati ai saluti, vi mando tanti abbracci di luce, tanti sorrisi e che la felicità vi sorrida vostra sempre affezzionatissima amica
                                                     
                                                           Nadia















































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