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domenica 5 marzo 2017

La donna è il fiore più prezioso che abbiamo: donna bambina, donna amante, donna mamma, donna conconsolatrice, donna nonna con valori inestimabili. Merita di essere rispettata ed amata con tutto noi stessi.


Amici cari vicini e lontani
buona domenica. Domenica scorsa vi avevo detto che veniva a pranzo da me Laura mia nipote marito e figlie, tutto bene, salti sul lettone a non finire, sotto la stretta sorveglianza delle prozie, pranzo tutto ok, la piccola di un anno e mezzo scimmiottava pari pari tutto quello che faceva la sorella più grande, tutto andava per il meglio quando Clarissa di tre anni si è messa dentro il letto dicendo alla madre: "mamma brucio di febbre". Messo termometro, tesoro, aveva ragione, 38,5!?!?! Così è sfumata la giostra, con la promessa di portarcela la prossima volta.
Mercoledì prossimo è la festa delle donne, colgo l'occasione per fare gli auguri a tutte noi.
La giornata internazionale della donna, definita Festa della donna, ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo, ormai una consuetudine che ogni anno vede le donne ricordare durante la loro festa, una giornata internazionale nata per festeggiare le conquiste delle donne nella storia, festa che avrebbe bisogno di ritrovare le sue radici storiche staccandosi da un bisness commerciale che l'ha resa un giorno come un altro a scopo di lucro.
Molti pensano che la Giornata Internazionale della donna sia nata in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di New York; in realtà la storia di questa festa è molto più complessa.
Ma da dove nasce questa ricorrenza? Una leggenda molto celebre narra che la Festa della Donna sia stata istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica. Non è vero. In realtà, appunto, si tratta solo di una leggenda nata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. E' nata un anno più tardi, nel 1909 (sempre negli U.S.A), per merito del Partito Socialista  americano, che il 28 febbraio, diede vita a una manifestazione per il diritto di voto alle donne, in quanto migliaia di operaie di New York scioperarono per settimane: chiedevano un aumento del salario e un miglioramento delle condizioni di lavoro, istituendo così una giornata dedicata alle donne.
Ma la data che cambiò il corso di questa storia fu il 25 Marzo del 1911 quando nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio e 146 lavoratori (sopratutto donne) morirono.
La data dell'8 marzo entrò nella prima volta della storia della Festa della Donna qualche anno più tardi.
Questa celebrazione si tiene negli Stati Uniti a partire dal 1909, in alcuni paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922.
Il simbolo, come è noto, è la mimosa. Perché? Semplice: è uno dei pochi fiori che fiorisce a Marzo.

La donna uscì dalla costola de l'uomo,
non dai piedi per essere calpestata,
non dalla testa per essere superiore ma dal lato,
per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta,
accanto al cuore per essere amata.
William Shakespeare

Auguro a tutti una buona domenica, mandandovi caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                     Nadia





































sabato 25 febbraio 2017

Ci sono persone che solo per il fatto di esistere, rendono la vita speciale...... Tu sei una di quelle......

Amici cari vicini e lontani
buon sabato pomeriggio. Martedì 21, è stato il compleanno della mia carissima amica Debora; per me è una figlia acquisita, ci siamo amate subito si dal nostro primo incontro, è stato amore a prima vista, e ringrazio infinitamente l'Universo di averla messa sulla mia strada. Ci siamo attirate con uno scopo ben preciso..... Siamo molto unite, aiutandoci reciprocamente in tutto e per tutto.
Amica cara, voglio farti un ulteriore regalo, dedicandoti una letteratura, e a tutti gli amici che mi seguono fedelmente, inerente all'amicizia...... di un amico scrittore, che ho conosciuto tempo fa, si faceva chiamare Nicola ma nel tempo ha cambiato pseudonimo facendosi chiamare in modo diverso; ne approfitto nel caso che mi stesse leggendo di salutarlo affettuosamente......





















    L'amicizia
     L'amicizia nasce quando......
    frequenti l'amico per quello che è
    non per quello che ha;
    per il poco che ti dà
    non per il molto che potrebbe darti;
    per ciò che fa e come lo fa
    non per ciò che riesce a realizzare.

            Perché sai che l'amico è amico......
            quando è simpatico,
            quando è allegro,
            ma anche quando è triste,
           quando è coraggioso,
           ma anche quando è pauroso,
           quando ti fa del bene,
           ma anche quando ti fa del male.
           Quando c'è,
          ma anche quando non c'è.

    Perché in fondo in fondo
   l'amicizia dipende più da te
   che dall'amico.
   più difetti hai
   più l'amico è difettoso.
   Più sei capace d'amare
   più l'amico è amabile.
   Più sei amico di te stesso
   più sei amico dell'amico.

Domani giornata "movimentata", vengono a pranzo nonno dando e nonna Gianna, mia sorella col marito, Laura mia nipote, marito e figlie, sarà una bella tavolata, all'insegna dell'allegria e una bella mangiata. Le piccole scimmie di tre anni e mezzo e un anno e mezzo si sono prenotate per fare grandi salti sul lettone, divertendosi un mondo. Dopo pranzo andremo tutti al parco qui vicino, dove ci sono delle giostre, e sarà tutto da ridere all'insegna del divertimento.
Mentre sto scrivendo questo blog, c'è Maria una carissima amica, che mi sembra la "Fulgida" e "la Rapida", perché mi sta dando una mano nei lavori anticipati di Pasqua, per pulizie a fondo. E' una persona impagabile, vale oro quanto pesa, bella brava sopratutto molto molto FIDATA. Grazie Maria per il tuo ineguagliabile aiuto e sostegno. Grazie grazie grazie, un caloroso abbraccio e tanti sorrisi.
Anche per oggi è arrivato il momento dei saluti mandandovi caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                   Nadia








































sabato 18 febbraio 2017

Mantenetevi folli, e comportatevi come persone normali.

Amici cari vicini e lontani
buon giorno a tutti!
Siamo in pieno carnevale, in giro si vedono maschere coriandoli e stelle filanti..... Facciamo un breve viaggio in giro per l'Italia per vedere come si festeggiano i carnevali più famosi, festa celebrata un pò in tutto il mondo. Il simbolo di questa festa è sicuramente il travestimento e la maschera, ossia ciò che ci permette di essere qualcun altro  o qualcos'altro.... ma solo una volta l'anno. Carnevale vuol dire sfilate, battaglie, scherzi, euforia, feste, dolci e tanta allegria.
Venezia
Il Carnevale di Venezia significa soprattutto maschere sfarzose e uniche. Le maschere tradizionali sono la baùta, il travestimento tipico del 1600 che garantiva il totale anonimato a chi la indossava; il medico della peste, il caratteristico nasone a becco  di cicogna che riproduce la vera maschera indossata dai dottori nel periodo della peste per evitare il contagio e avere sempre sotto il naso delle erbe aromatiche anti odori.
 Nel pomeriggio del primo sabato del Carnevale si celebra la Festa delle Marie, un corteo di  12 damigelle d'onore in costume d'epoca che si conclude in Piazza S. Marco con la proclamazione della più bella col titolo di Maria dell'Anno. A mezzogiorno della prima domenica di Carnevale si assiste tutti a naso all'insù, al Volo dell'Angelo o della colombina che si cala con una fune metallica dal campanile di una Piazza S. Marco gremita di gente per essere accolta dal "Doge" in persona.
Viareggio
La particolarità che rende unico il Carnevale di Viareggio (Lucca) è la coloratissima sfilata dei carri allegorici in cartapesta sul tema della satira politica e sociale. La tradizione dei carri risale al 1925, da allora la cartapesta costituisce la materia prima lavorata da sapienti mani artigiane. Si tratta di veri e propri maestri carristi, o ancor di più di artisti che grazie alla leggerezza e alla duttilità di questo materiale, riescono a dar vita a gigantesche strutture semoventi dalle fattezze perfette.
Durante tutto il periodo si tengono sfilate sul lungomare, anche in notturna, spettacoli pirotecnici, veglioni e feste in maschera sparse per tutti i rioni della città.
Ivrea
Lo storico carnevale di Ivrea (Torino) va in scena dal lontano 1808. La legenda vuole che questo Carnevale abbia un filo diretto addirittura col Medioevo. Si narra infatti che la bella figlia di un mugnaio non volle sottostare allo jus primae noctis preteso dal terribile barone che imperava in città. La ribellione della giovane diede origine ad una rivolta contro la tirannide del malvagio che portò alla sua cacciata. A Carnevale, Ivrea rievocherebbe i festeggiamenti di questa antica liberazione. L'eroina della festa infatti è la mugnaia. L'evento più atteso è sicuramente la spettacolare e famigerata Battaglia delle arance che si tiene gli ultimi tre giorni di carnevale. La battaglia rievocherebbe proprio il momento della ribellione al tiranno: gli aranceri a piedi senza nessun tipo di protezione, rappresentano il popolo sovrano che combatte a colpi di arance le armate del feudatario. Questi altri aranceri antagonisti sfilano per le vie del centro su una carrozza trainata da cavalli, armati anch'essi di arance ma muniti di protezione che ricordano le antiche armature medioevali.  Tutti gli altri cittadini e i turisti scendono in strada con un berretto rosso, il berretto frigio, in segno della simbolica adesione alla rivolta.

Dal canto mio ho sempre amato il carnevale, mi è sempre piaciuto......ogni anno a scuola mi sono sempre mascherata, sempre una maschera diversa; un anno non avendo nulla di pronto mi mascherai da "scatolone" una grossa scatola con un nastro rosso tutto intorno e un fiocco sempre rosso in testa...
Per tre anni consecutivi abbiamo partecipato con tutta la scuola alle sfilate in piazza per le vie della città, sempre temi diversi, arrivando sempre in finale...... Ho una bella collezione di vestiti di carnevale che conservo caramente, ogni vestito ha una storia a sè. Per citarne qualcuno: statua della libertà, baci perugina, giorno e notte, primavera, margherita ecc. Con la foto insieme a Luciano (un pò di anni fa) abbiamo vinto in un locale, il 2° premio; l'altra foto sempre io travestita da befana......
Anche per oggi vi giungano caldi abbracci di luce, tanta felicità, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida vostra affezionatissima amica

                                                                         Nadia

























domenica 12 febbraio 2017

L'amore è come il bolli latte pieno sul fuoco..... se stai ad aspettare che il latte bolle, il latte non bollirà mai, ma basta voltarsi un attimo e il latte uscirà tutto fuori.

Amici cari vicini e lontani
buon giorno a tutti e ben ritrovati.
Ieri pomeriggio stavo scrivendo sul blog, quando mi ha telefonato mia sorella dicendo che c'erano le pronipoti a casa sua, e dal momento che erano due mesi che non le vedevo, ed avendo avuto una mattinata un po "movimentata", con delle emozioni molto forti, ho deciso di andare per alleggerire la tensione che avevo dentro di me, ed è stato un vero toccasana, facendomi passare un pomeriggio spensierato; tornata a casa mi sono sentita molto molto meglio.
Tra due giorni sarà  San Valentino la festa più romantica dell'anno, festa dell'amore e degli innamorati.
Questa festa ha origini molto antiche, dobbiamo tornare addirittura al IV secolo, quando andò a sostituire la festa pagana dei Lupercalia tenuta in onore della fertilità della terra e degli uomini e fatta di antichi riti dedicati al dio della fertilità Luperco. Per riportare questi festeggiamenti in un atmosfera cristiana, nel 496 Papa Gelasio la fece spostare al giorno che precedeva i Lupercalia, al giorno dedicato al santo Valentino, trasformandola così nella festa dell'amore e degli innamorati.
Le leggende narrano che il vescovo Valentino incontrò due giovani che stavano litigando, andò loro incontro con una rosa e li invitò a tenerla insieme, con le mani unite. I due sene andarono riappacificati e innamorati. Un'altra versione della stessa leggenda racconta che il santo fece volare delle coppie di piccioni vicino ai due ragazzi, e i due, ispirati dal loro volo, se ne andarono riconciliati. Comunque sai andata, san Valentino tuttora rappresenta un vero e proprio paladino degli innamorati.
Oggi Valentino è il santo patrono di Terni, sua città natale ed è conosciuto e festeggiato in tutto il mondo. Ogni paese ha fatto sua questa festa personalizzandone usi e tradizioni nelle modalità di festeggiamento.
In Giappone, ad esempio, le ragazze regalano ai relativi innamorati cioccolatini preparati e confezionati con le loro mani. Esattamente un mese dopo i ragazzi in occasione del White day ricambiano il gesto d'amore offrendo loro cioccolatini di cioccolato bianco. In Inghilterra san Valentino è una festa particolarmente sentita. Qualche secolo fa, le ragazze alla vigilia del 14 febbraio chiedevano al santo di essere generoso e di aiutarle a trovare il vero amore. Per gli Americani non è solo una festa per innamorati e coppie, ma un giorno per vivere la famiglia e le amicizie in armonia e amore, scambiandosi messaggini e dolcetti.
Anche per oggi vi mando caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                          Nadia

















sabato 4 febbraio 2017

Solo chi non conosce il dolore può ridere di chi soffre.

Amici cari vicini e lontani,
buon pomeriggio e buon sabato a tutti!
Mercoledì sera dopo due mesi di sosta, per problemi organizzativi, non da parte nostra, abbiamo ripreso lo Yoga della risata. "Quando tu ridi..... quando tu cambi tutto il mondo attorno a te cambia". Riduce lo stress, rafforza le difese immunitarie, migliora la circolazione sanguigna,  i muscoli si rilassano, efficace antidoto alla depressione, riduce la pressione arteriosa e tanto altro; per ricevere tali benefici è necessario ridere per almeno 10/15 minuti consecutivi.
Ma ora continuiamo "con le cose non dette che ammalano il nostro corpo", iniziato lo scorso blog.
Un dolore al collo rispecchia quello che non diciamo, un dolore alle caviglie invece rappresenta la voglia di andare avanti o il desiderio di sfuggire alla realtà, un dolore allo stomaco è il classico sintomo di non "digerire" le situazioni che viviamo e la rabbia.
Se il dolore si manifesta sulla schiena di solito è legato a preoccupazioni economiche o anche alla sensazione di mancanza di aiuto  da parte di qualcuno, se il dolore si diffonde sulla parte alta della schiena e sulle spalle è invece sintomo di un lavoro che per noi è "troppo", di incarichi onerosi che non ci spettano.
Sulle cosce indica che abbiamo paura di non soddisfare le richieste altrui, aspettative che non siamo in grado di portare a termine; le ginocchia doloranti sono sintomo di orgoglio ferito mentre sulla fronte significa che affrontiamo il mondo nella maniera sbagliata.
Una cefalea può indicare il bisogno di allentare il controllo razionalee smettere di tenere tutto sotto controllo senza cedere e indica il desiderio di lasciare spazio all'intuizione.
Le eruzioni cutanee possono rivelare che non si hanno chiari i propri confini e che per difender cerca di tenere lontano gli altri o al contrario la voglia di tenerli più vicini quando non si ha la possibilità.
Sintomi respiratori come asma, affanno, iperventilazione, respiro corto possono indicare la mancanza della gioia di vivere o la paura di morire.
La stitichezza indica un attaccamento eccessivo ai beni materiali o la paura di esporre il proprio inconscio e le proprie emozioni mentre la colite opprime chi non riesce a reprimere la propria rabbia e la propria aggressività cosa che poi porta ai sensi di colpa che somatizzano a livello intestinale Anche le cistiti e le vaginiti possono essere sintomo di un emotività fallata, ansia e irritabilità da una parte e remissione dall'altra.
E per finire il dolore al petto o al cuore è sintomo di problematiche emotive basilari, relative agli affetti primari.
Sostanzialmente è dimostrato che se la nostra mente sta bene anche il nostro corpo sta bene, cercare di trovare pace, armonia ed equilibrio  può essere la strada giusta per guarire dai dolori psico somatici. Un esempio classico ne è il risentimento, che covato in seno dà vita al rancore che provoca seri malesseri profondi e difficili da sradicare, fino a far risultare difficili le relazioni con la persona che ci ha offesi e a sfociare in malattie vere e proprie come febbre o herpes, di questa correlazione tra sentimento e malattie se ne è occupato Carsten Wrosch dell'università di Concordia (Canada), il quale ha stabilito che la rabbia porta ad avere problemi di cardiopatie ma non solo viene coinvolto tutto il metabolismo, il metabolismo immunitario e le funzioni degli organi e si vanno a instaurare delle malattie fisiche. Lasciarsi andare alle emozioni è un modo sano per prevenire e curare il nostro corpo se pensiamo una cosa diciamola,  facciamola non somatizziamola per una paura di rifiuto o abbandono, per paura delle critiche o dei giudizi, tutte queste emozioni represse causano  stress e squilibri emotivi che ammalano il nostro corpo. Se siamo arrabbiati con qualcuno diciamolo, se amiamo qualcuno facciamolo sapere, se vogliamo stare soli o se invece vogliamo qualcuno accanto facciamoglielo capire. Non serve a niente tenerci tutto dentro.
Amici cari vi aspetto la prossima settimana, numerosi come sempre; vi auguro un buon proseguimento di serata mandandovi caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida vostra affezionatissima amica


                                                                                 Nadia







































domenica 29 gennaio 2017

Le lotte più importanti hanno luogo all'interno di sè.

Amici cari vicini e lontani
buona domenica a tutti.
Il 19 gennaio, (giorno del mio compleanno) Luciano si è presentato a casa con una pianta di orchidea, facendomi una bella sorpresa! Avevo preparato anche la foto da pubblicare, e me ne sono dimenticata, lo faccio ora.... la troverete alla fine del post.
Tre giorni fa ho avuto un improvviso mal di schiena, localizzato su un fianco; ho pensato subito a due feste a cui mi avevano invitata: un battesimo e un compleanno. Essendo io la fotografa, temevo di non farcela, uno alle 16,30 al centro di Roma, e l'altro alle 20 dalla parte opposta, sicuramente mi sarei stancata ed ero un pochino preoccupata temendo di non farcela, costretta di conseguenza rinunciare ad una festa; ma non mi son voluta arrendere, ho lavorato su me stessa, cercando di analizzare la causa, mi sono riposata al massimo, Luciano mi ha fatto dei massaggi alla schiena, ho preso due pasticche antinfiammatorie, (solo in questa occasione e per 2 giorni) conclusione, sono riuscita a star meglio e prepararmi in tempo per le feste.
Prima siamo stati al battesimo di Gabriele, simpatico e bello come il sole, figlio di due carissimi amici, Luca e Sabrina, seguito da un rinfresco nella sala dell'oratorio della chiesa. Rito bello, breve e  molto semplice ma con tanto calore. Poi, prima di andare al locale per il compleanno  della mia carissima "speciale" amica Pina, compiva 50 anni, siamo passati in una cartoleria per far preparare un centro tavola di palloncini, da mettere sul tavolo della festeggiata, e recarsi al locale in tempo prima che arrivassero gli altri invitati.
Il tutto si è svolto alla grande, senza troppe corse con il tempo, e preciso perfetto nei minimi dettagli, poi, vi dirò: non mi sono stancata più di tanto. Oggi sto veramente bene e molto soddisfatta.
Per la festa di compleanno siamo andati allo stesso locale dove abbiamo festeggiato i miei 70 anni, un locale con cena, karaoke e cabaret.....
Ora verrei condividere con voi "le cose non dette ammalano il nostro corpo", tratto su f-b tempo fa....
Le cose non dette ammalano il nostro corpo.
Spesso abbiamo dei dolori al corpo che non sappiamo da dove possano provenire, la scusa più comune è l'aver preso un colpo d'aria ma in realtà si trattano di veri e propri blocchi emotivi e il dolore è la risposta a questa condizione perché coinvolgono il sistema nervoso autonomo o e forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio psichico o di stress.L'ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere sentite e vissute, trovano una via di scarico immediata nel
corpo e imparando e riconoscendo questi malesseri psico-fisici è possibile cercare di risolvere e riprendere la strada corretta delle nostre emozioni. A secondo del punto del corpo che duole, esiste una risposta emotiva curabile individuando la situazione o i sentimenti che ci bloccano livello emotivo.
Mi riservo di mandare la seconda parte il prossimo blog.
Amici cari vi auguro un buon proseguimento di serata mandandovi caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida vostra affezionatissima amica

                                                             Nadia                                      


                                                                                                       Pina con il marito
                                                       
















                                                       Luciano
                                                         
                                                                                                                   

































































































































sabato 21 gennaio 2017

Ogni volta che scrivo un post è una sorpresa, e la più bella è la vostra Presenza.


Amici cari vicini e lontani
buon pomeriggio.
Giovedì è stato il mio compleanno, quanti? 71! Non me li sento affatto, gli anni sono quelli che si sentono dentro, ed io vi posso assicurare che mi sento "eternamente giovane" con tanta tanta esperienza, gioia di vivere e andare sempre avanti come ho sempre fatto, a testa alta fiera della mia vita. Questa mia seconda vita, mi sta ripagando di tutto, gioia felicità amore e tanti tanti tantissimi "AMICI" sempre presenti e pronti a darmi una mano in caso di bisogno. La sera siamo andati in pizzeria, poche persone, mia sorella mia cugina e relativi mariti, e pochi amici; domani è anche il compleanno di Luciano, ma festeggeremo noi due soli soli.
Ho ricevuto su F-B e WhatsApp moltissimi auguri, regalandomi momenti di felicità in questo giorno così speciale, un sorriso e una gioia che è durata fino il giorno seguente.
Oggi voglio condividere con voi una letteratura che sicuramente molti di voi conosceranno, mi piace moltissimo, sopratutto molto significativa; è "Orme sulla sabbia". Come dissi tempo fa, ne ho molte di queste letterature, ho anche fatto un album con tutte queste.....
A mio avviso per me è una delle più belle........

                                 Orme sulla sabbia

                Questa notte ho fatto un sogno:
                ho sognato che camminavo sulla sabbia
                e sullo schermo della notte erano proiettati
                tutti i giorni della mia vita.

               Ho guardato indietro ed ho visto che ad ogni giorno
               della mia vita proiettato nel film
               apparivano le nostre orme sulla sabbia.

               Così sono andata avanti, finché tutti i miei giorni si esaurivano.

            Allora mi fermai guardando indietro,
            notando che in certi posti c'era solo un orma.....
            Questi posti coincidevano con i giorni
            più difficili della mia vita
            i giorni di maggior angustia,
            di maggior paura e di maggior dolore.....

             Ho domandato allora
            "Tu mi avevi detto che saresti stato con me
            in tutti i giorni della mia vita.
            Ma perché mi hai lasciato sola proprio
            nei momenti peggiori della mia vita,
            io ho accettato di vivere con te".

           E tu mi hai risposto:
          "Amore mio, io ti amo e ti dissi che sarei rimasto con te
          durante tutta la camminata, e che non ti avrei mai lasciata
          sola neppure per un attimo, e non ti ho lasciata.....
          I giorni in cui hai visto solo un orma sulla sabbia
          sono stai i giorni in cui ti ho presa in braccio."

Anche oggi siamo giunti ai saluti vi mando caldi abbracci di luce, tanta felicità che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                             Nadia