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sabato 25 maggio 2019

Il dono della serenità è nascosto nel cuore di ciascuno di noi.

Amici cari vicini e lontani
buon giorno e buon giorno alla vita.
Riprendendo il discorso sulla Pace una cosa molto importante è il perdono perchè finché non perdoniamo saremo sempre turbati interiormente. Il perdono è un passo veramente importante per raggiungere la parte interiore, perchè fino a quando non perdoniamo siamo turbati interiormente.
Ora passiamo al significato e simbologia dei colori della bandiera della pace. I colori sono sette: viola, blu azzurro, celeste, verde, giallo, arancione e rosso, e riporta al centro la scritta bianca "PACE" che sta a significare la purezza, la luce lunare, il latte. Il colore viola significa tradizionalmente la spiritualità; il blu ricorda la chiarezza del cielo, la calma, la serenità, la pace, la bellezza dei cieli azzurri; il celeste la magia, il giallo è il colore del sole, del calore; il verde è il colore della natura ci ricorda il rinnovamento del mondo naturale che muore per rinascere ogni primavera; l'arancione ricordano i credenti di Krisna che vestono solo di colore arancione; il rosso la vita, coraggio e dominio.
La tranquillità, la serenità e la calma ci aiuteranno a ottenere il beneficio della pace, dandoci le attenzioni di cui abbiamo bisogno, osservando dentro di noi in modo introspettivo, in modo che la pace e la serenità ci obbligheranno ad entrare in contatto con noi stessi, e far sì di conoscerci meglio.
Ora viene spontaneo parlare di serenità; la quale è una sensazione di soddisfazione  e beatitudine, benessere, data da un buon senso del valore di sé e da una buona autostima, anche un buon livello di fiducia negli altri e nell'immediato futuro. "Per essere sereni, bisogna conoscere i confini della nostre possibilità, e amarci come siamo" (Romano Battaglia), che vuol dire in altre parole che siamo noi padroni della nostra vita.
Domani andiamo con nostri due amici a Viterbo, a pranzo da Simona e Guido, due persone veramente "eccezionali"; porteremo loro le foto del battesimo del piccolo Giacomo; dopo la cerimonia è seguito un pranzo all'aperto nello splendido "parco Naturanum", gustando vari piatti preparati con tanto amore da Simona e Guido, con pasta fresca artigianale, al forno, preparata nel loro laboratorio "Pasta e Delizie, a Viterbo; inoltre c'era anche un piatto tipico etiope, "Zighinì", a base di spezzatino di carne condito con una particolare miscela di spezie, chiamata "berberè".
Nell'augurarvi una settimana di gioia e positività, vi mando caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida sempre, vostra affezionatissima amica

                                                                           Nadia




































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