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sabato 7 marzo 2015

Quello che disapprovo negli altri lo disapprovo in me stesso.

Amici cari vicini e lontani
mentre sorseggio una tazza fumante di tè, condivido con voi questa nuova pagina.
Questa settimana è stata per me molto calma, più calma  della precedente; tutto scorre calmo e tranquillo in attesa del mio prossimo seminario.
Ci sono però dei momenti, che entro in confusione, ma non mi lascio deprimere da ciò; sorrido attraverso le lacrime e cerco di comprendere che tutto ciò che succede ha una ragione. Arriva poi il giorno, in cui tutto ha un senso.
Ieri pomeriggio con delle amiche si parlava di relazioni famigliari, mariti figli compagni; ah! se tornassi indietro non lo risposerei, prima non era così, è cambiato e via dicendo; ma la questione è ben altro, ogni cosa irrisolta con i nostri genitori, emergerà in superfice nelle nostre relazioni.. Senza saperlo, tendenzialmente imitiamo i nostri genitori e gli schemi che loro mettevano in atto. Inoltre, se non abbiamo risolto un problema con uno di loro, ce lo ritroviamo con un nostro partner. Garantito, è proprio così. E se verso una persona proviamo antipatia, non ci piace una cosa ecc. fate attenzione, perchè quella persona ci sta facendo da specchio, perchè quello che disapproviamo negli altri, lo disapproviamo in noi stessi, quindi sarebbe opportuno chiederci, cos'è che non accettiamo in quella determinata "persona" e perchè ci dà fastidio. Per rendere di più l'idea, inserisco questa simpatica e originale "citazione"di Tania Imperi. Ribadendo, quello che disapprovo negli altri lo disapprovo in me stesso.




Quando mi capita di avere più problemi, li riduco a icona stabilendo poi delle priorità. Quando mi sento pronta affronto il più importante del momento, lo ingrandisco, "c'entro dentro" e lo risolvo.
Quando ti capita di sentire un disagio, chiedi al tuo corpo cosa sia accaduto. Appoggia una mano sul punto fisico che ti trasmette disagio o dolore, chiudi gli occhi e respira dentro questa parte di te. Chiediti: se questa parte del tuo corpo potesse parlare direbbe....... La prima cosa che ti viene in mente è spesso quella giusta, e se rimani stupita dalla sua risposta,  domandati perchè sia proprio quella che ti è venuta in mente. Fallo, ragionaci. L'emozione che senti salire dentro di te, è la prima risposta.
"Chiedi sempre con chiarezza quello che vuoi veramente". Ascoltati e apprezza il tuo silenzio dopo averlo ritrovato. L'accettazione, ma anche la convinzione e la passione che metti nel fare le cose, possono condurti a risultati che sembrano irrealizzabili, ma che domani saranno il tuo "qui ed ora".
Impariamo ad amare noi stessi, è una regola FONDAMENTALE IMPORTANTE e MAGICA.
Inoltre, quando sperimentiamo un disturbo, o quando si manifesta una malattia, nel nostro corpo, in realtà è il nostro corpo a mandarci un messaggio. Quando si accende una lampadina nel cruscotto della nostra macchina, non andiamo subito a controllare cosa è successo e prendiamo i dovuti provvrdimenti? Perchè non farlo pure con quella meravigliosa macchina che si chiama "corpo umano"
prendendo le nostre dovute precauzioni?
La malattia tradisce le nostre profondità delle nostre ferite emozionali. E' necessario prenderci cura realmente di noi stessi. Un lavoro su noi stesi ci permetterà di conoscerci meglio.
E' ora di prendere in mano le redini della nostra vita, e virare a rotta verso mondi a noi sconosciuti, esplorando dentro di noi e non fuori di noi. A voi la scelta!
Anche per oggi abbiamo terminato, grazie della vostra pazienza e della vostra presenza, vi auguro un buon fine settimana, a risentirci presto.
Come sempre vi mando i miei più caldi abbracci di luce, tanti sorrisi e che la felicità vi sorrida sempre vostra affezionatissima amica
                                                  Nadia




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