Translate

sabato 24 maggio 2014

A volte è molto saggio essere poco seri.

Amici cari vicini e lontani
buon giorno a tutti e ben trovati. Oggi per me è una giornata molto leggera, nel senso che sto mangiando molto molto poco, ma sopratutto molto leggero, perché ieri sera siamo andati a mangiare il pesce ad Anzio (prima di Latina) con i miei nipoti e altri parenti, (parenti tra l'altro del mio ex marito) con i quali ci vediamo spesso e siamo in ottimi rapporti, il mio ex lo vedo solo nelle feste tipo matrimoni Battesimi e altro,  eravamo in 13, ci siamo messi a tavola alle 22 , finito di mangiare alle 24 passate. Sì, ragazzi miei, tutto buono buono buono, ma dopo l'antipasto e il primo eravamo già sazi, abbiamo fatto fatica a mangiare il secondo, tutto "copiosamente" abbondante, chiaramente tutto a base di pesce; il conto? solo 22 euro a persona; sì, avete capito bene! Mio nipote aveva prenotato online solo che per due mesi il sabato era tutto prenotato, così ci siamo andati ieri sera, e dopo quella abbondante "abbuffata" capite bene che oggi voglio anzi vogliamo Luciano ed io stare molto leggeri. Golosa come sono di dolci, al posto del dessert ho preso seguita quasi da tutti un, bel sorbetto al limone. Siamo andati a dormire alle 2, e stamattina non ce l'ho fatta ad andare al parco.
Prima di riprendere il discorso sul passato, volevo salutare caramente e affettuosamente la mia amica Mariella, la quale mi ha mandato un commento, ed è un'altra lettrice del mio blog, inoltre è la mia compagna di viaggio di difesa personale, andiamo in palestra insieme, e quando ci esercitiamo, alzando le mai, diciamo: non voglio litigare, voglio solo parlare. E' la posizione per la difesa. Ma ora veniamo a noi.
Liberiamoci del passato e impariamo a perdonare, altrimenti non saremo mai veramente liberi di vivere la nostra vita senza ombre. Mi rendo conto che per molti di voi sarà inconcepibile, assurdo, che non vogliono o che non ci riescono, ma vi assicuro che è l'unica cosa che vi rende liberi. Parlai del perdono in un blog precedente; il valore delle esperienze vissute, sta nell'aver contribuito alla nostra conoscenza, ma non devono più coinvolgerci emotivamente, legandoci ad un mondo che non esiste più: dolorose o felici che siano state, appartengono ad un altro mondo, sono morte e sepolte.
Non possiamo far niente per modificare il passato, ed è inutile dire, infiniti: se avessi fatto così......se avessi detto...... siamo quello che siamo GRAZIE alle nostre esperienze, che fanno parte di noi proprio perché le abbiamo vissute, ma non dobbiamo consentire che condizionano il nostro presente. Lasciamoci, quindi, che i ricordi siano solo ricordi e non consentiamo che ci causino più dolore e tristezza.
Liberando la nostra mente, la realtà non ci apparterrà più offuscata da qualcosa che non esiste: buttiamoci alle spalle i vecchi fardelli, che hanno appesantito la nostra vita, saremo liberi e avremo trovato la chiave per vivere più gioiosamente.
Concludo questo mio capitolo, nell'esortarvi a "stendere per terra un grande tappeto rosso, metterci tutto il vostro passato, che vi portate come una zavorra sulle spalle, arrotolatelo e buttatelo", (vi piace questa metafora) e ne sentirete tutta la leggerezza che ne deriva dall'aver compiuto questo gesto!!!!!!!!!
Con tanta buona volontà ci si riesce, garantito!
Come sempre, anche per oggi, è arrivato il momento dei saluti, vi abbraccio calorosamente, tutti, proprio tuttti, vi mando tanti sorrisi, che la felicità vi sorrida, ciao ciao a presto vostra sempre affezionatissima amica
                                                                  Nadia
La prossima volta vi voglio raccontare la storia "Un Principe una suora e un incesto", storia vera, scritta  dalla protagonista, in un libro intitolato "Le Celate", che non si trova in libreria, io l'ho avuto dalla protagonista che ho conosciuto personalmente. Una storia che sicuramente vi appassionerà sicuramente, come ha appassionato me.









domenica 18 maggio 2014

Dimentica il passato ricordandoti che si tratta solo di esperienze vissute.

Amici cari vicini e lontani
siamo di nuovo insieme con un nuovo post. Ieri pomeriggio siamo andati al Battesimo di Paolo, il figlio di mia nipote Monica e Roberto; erano 5 Battesimi tutti maschietti. Dopo la cerimonia tutti gli invitati si sono ritrovati in una sala attigua alla chiesa per un lauto rinfresco. C'era di tutto, persino mezza porchetta, pasta fredda e insalata di riso, dolci dolcetti e dulcisimfundo "torta" con spumante. Per i bambini c'era pure l'animazione, e tanti tanti palloncini. Infine confetti con piccola bomboniera e qualcuna più grande e particolare per i genitori e padrini, e sono rimasta sbalordita, sorpresa e commossa quando ne ha data una anche a me, dicendo: "per la mia fotografa ufficiale"! Beh! credetemi mi sono commossa veramente. Ora voglio darvi la ricetta della pasta fredda che avevo preparato il giorno prima, che ha riscosso un vero successo; semplice ma ottima: condite della pasta corta tipo tortiglioni rigati, (va bene qualunque pasta purchè sia corta), appena scolata versateci dell'acqua fredda per fermare la cottura cotta rigorosamente al dente, poi conditela con tonno, olive denocciolate piccanti, pomodori e tanto rosmarino. Tutto qui, è molto semplice ma buona saporita e appetitosa. Servitela fredda. Provare per credere.
 Ora però, cambio decisamente argomento, e, come vi avevo anticipato la settimana scorsa, vorrei parlarvi di un argomento che mi sta particolarmente a cuore......il passato...... Nel mio primo seminario a Firenze, ignara di tutto, esordii con il mio passato, era solo l'inizio di un lungo cammino di crescita, che continua tutt'ora. Dopo aver snocciolato il mio passato (era  una lunga storia da rivivere, ma era solo l'inizio della mia avventura, se vogliamo chiamarla così), mi fecero sedere al mio posto con un bicchiere d'acqua davanti a me, e mi dissero: versa l'acqua sul tavolo, (era coperto da un tappeto verde). Titubante versai l'acqua, ed ora: raccoglila; capito l'antifona! Quando pensi a ciò che hai fatto e non avresti dovuto-voluto fare, non dannarti l'anima con il mea culpa. Non auto condannarti. Non rimuginare i tuoi errori, ormai il latte è stato versato. E nessuna auto condanna, nessun rimuginamento può riportarlo nella tazza. Ho sbagliato? e con ciò? Vuol dire solamente che ho sbagliato. Io sono un essere umano non una macchina. Quindi è naturale che sbagli. Cercherò di fare meglio in seguito. Ma ora non devo assolutamente farmene una colpa. Se non l'hai fatto, vuol dire che in quel momento hai giudicato opportuno non farlo. Non t'accusare! La peggior colpa è..... farsi distruggere dal senso di colpa. Ora, come sabbia tra le dita, ti sfugge qualcosa che di sicuro hai: il presente.
Non rimandare a dopo ciò che puoi fare adesso! Se è nelle tue possibilità fare una cosa che da tempo desideri fare, falla! A chi aspetti!?
Il miglior maestro è la vita!
"Chi per timore non inizia a fare, non farà mai niente". 
Se rinunci a combattere rinunci a vivere.
Anche se inizialmente cadevo, mi rialzavo e proseguivo più forte di prima. Mille volte sbagliai. Mille volte tornai indietro. E mille volte ricominciai. Ma non  i arresi mai.
Ama la vita! Ma amala pienamente. Non soltanto per i grandi piaceri, gioie e per le grandi soddisfazioni, ma sopratutto per le piccole gioie. Ama la vita!
Amici cari, vi voglio un mondo di bene, è vero non vedo i vostri visi, ma non c'è bisogno di conoscervi, di sapere chi siete, vi voglio bene ed è questo che per me conta, siete tanti, tanti, tanti, e mi date la forza e la gioia di andare avanti, è bello condividere con voi la mia vita, e sono sicura di aver fatto breccia nei vostri cuori. Grazie, grazie grazie, e ripeto ancora V.V.T.T.B.
La prossima volta, continuerò a parlare del passato, perché ho ancora tante cose da dire.
Anche per oggi,vi saluto caramente, vi mando tanti abbracci di luce, tanti sorrisi e che la felicità vi sorrida, vostra sempre affezionatissima amica
                                           Nadia














sabato 10 maggio 2014

Chi trasmette un po' di gioia agli altri, ne trasmette molta a sè stesso.

Amici cari vicini e lontani
sono di nuovo qui con voi con altre cose belle tutte da condividere con voi; voglio iniziare da dove vi avevo lasciato l'ultima volta, cioè dal compleanno del marito della mai carissima amica Pina e anche lui si chiama Pino. Beh! e che ve lo dico a fà, è stato tutto un successone, tutto alla grande e strepitoso. Dunque, dovete sapere che c'era pure un animatore, Vincenzo, con un cantante, una pianola uno schermo gigante e tanto tanto tanto divertimento. Eravamo 35 persone, più i bambini; Pino, si aspettava solo il padre, la sorella, al massimo un suo caro amico; noi eravamo tutti già al ristorante, e quando è entrato ci siamo messi a cantare "Tanti auguri a te" logicamente accompagnati dalla musica; non potete immaginare la faccia di Pino, dietro un sorriso enorme si celava una grande ma grande commozione; abbiamo cenato  e prima della torta è arrivato il mio video, proiettato sullo schermo, abbiamo messo  in prima fila Pino, la moglie, il padre e la sorella, loro erano emozionati, ma io non ero meno di loro, in quanto sapevo tutto ciò che c'era dietro....
è stato molto bello importante e significativo, e alcune foto scattate (chiaramente da me) erano visibili le commozioni e (qualche lacrima) e la gioia nel rivedersi da piccoli fino ai giorni nostri. Risate, pianti, commenti, non sono mancati. E' stato proprio un bel regalo, non perché l'abbia fatto io, ma per il suo contenuto. Durante la cena, Like, il cantante (che voce ragazzi!!!!!!!!) ha imitato Renato Zero; bravo bravo bravo ancora bravo; dopo di che, hanno tirato fuori delle parrucche, hanno chiamato 5 uomini, gliele hanno messe in testa, e ci siamo piegati in due dalle risate. beh! è stata tutta una comica, dall'inizio alla fine; dovete sapere che Vincenzo, lavorava in un albergo, chiamato La Taverna degli Artisti", che purtroppo ha chiuso, per volere del proprietario, ma con Vincenzo siamo rimasti ottimi amici. Quando sono andata in pensione, ho fatto la festa proprio lì, alla Taverna, con le mie colleghe di scuola; ovviamente c'era anche mia sorella e il marito, nel 2006, ed è stata una festa memorabile, organizzata dalla mia amica Stefania, alla grande.(Voglio ricordare che ero insegnante di scuola materna) Non stavo ferma un attimo, e Vincenzo mi disse: adesso siediti qui, e non ti muovere. Beh! non potete capire quale emozione veder scendere dalla scala tutti i miei bambini, con una rosa in mano.........Emozioni, pianti a più non posso! che momento indimenticabile!
Un'altra emozione, quando mi hanno fatto allontanare, per farmi poi risedere, e davanti a me c'era un grande scatolone, tutto ricoperto di carta bianca, e una collega leggendo una poesia dedicata a me, diceva alla fine: "Sopportato noi t'abbiamo ora tocca al buon Luciano la sua Nadia sopportare del suo amor non dubitare. Che sia vero grande amore ce lo dice infine il cuore. Ecco, esce dal cartone il guerriero tuo guascone!" Ed esce dallo scatolone Luciano con un sorriso smagliante, con un fascio di rose rosse. Ragazzi, è stato un momento "super indimenticabile", come quando ci siamo sposati, il giorno dei miei 50 anni, che il cameriere mi portò un grande cuore di rose rosse, da parte di Luciano. Ragazzi, questi sono ricordi che rimarranno impressi nella mia memoria.
Tornando alla festa, abbiamo fatto l'una di notte, e dopo i regali amari e caffè, abbiamo fatto ritorno nelle nostre case.
Ora, cambiando letteralmente discorso, voglio consigliarvi la lettura di un libro, di Francesca Darima: "un principe, una suora, un incesto". E' una storia vera, ed. Fabio Croce Editore. Giorni fa ero dalla mia amica Francesca, per il corso di fotografia e computer, e c'era anche la mamma; mi porge il libro e dice: Nadia, leggilo, è una bella storia, vera commovente e sicuramente ti affascina; beh! altro che! è un libro di poco più di 100 pagine, che ho letto, anzi no, divorato, che mi ha toccato veramente nel più profondo del mio cuore; vi esorto a leggerlo, appassionerà anche voi. Sempre stessa scrittrice, c'è il suo primo libro "Le Celate". Parlano di un incesto tra un principe ed una suora. Scusate, sono passata da un momento gioioso, ad un evento molto triste, scusatemi di nuovo, ma volevo condividere con voi questo libro, il quale vale proprio la pena leggere. D'altronde la vita è fatta a  scale, si scende e si sale. La vita stessa è fatta di momenti dolorosi e contemporaneamente gioiosi.
Vi confesso, che prima di mettermi a scrivere e, comunicare con voi, avevo in mente di scrivere tutt'altra cosa. Mi riprometto di farlo nel prossimo post, anticipandovi sin d'ora, che riguarderà "lasciar andare il passato", ricordandoci che si tratta solo di esperienze vissute.
Voglio dirvi inoltre, sento di volervi bene ed è bello sentire di voler bene a qualcuno che non si conosce affatto, e che non si conoscerà mai. Sono felice di aver comunicato con voi, sono ulteriormente felice
di avervi trasmesso la mia gioia di vivere.
Ora mi metto a fare una torta di mele, perché domani al centro delle Suore vicino casa mia, c'è una bella chiesa di S. Giovanna Beretta Molla, dove la domenica mattina andiamo a Messa, Luciano ed io, ci sarà la vendita di dolci fatti in casa, ed il ricavato andrà in beneficenza al "Progetto Mamma", organizzato dalle suore. Sono brava a fare i dolci, mi piace cucinare, la mia cucina è molto semplice, e i dolci sono la mia specialità. Ed a proposito di dolci vi manderò la foto della torta, (facendovi venire l'acquolina in bocca) del mio amico Pino che la moglie gli ha fatto preparare nel bar dove lei lavora, e vi garantisco che oltre ad essere bella era "veramente" squisita.
Come sempre vi mando tanti abbracci di luce, tanti sorrisi e che la felicità vi sorrida sempre con amore vostra sempre affezionatissima amica
                                       Nadia







Questo è Laki mentre imita Renato Zero.............















domenica 4 maggio 2014

Un' antica leggenda indù

Amici cari vicini e lontani
eccomi di nuovo con voi, volevo scrivervi prima ma non ho proprio avuto il tempo, perché questa sera si festeggiano i 50 del marito della mia carissima amica Pina e guarda caso si chiama Pino pure lui.
Mi ha chiesto se l'aiutavo a fare un video con le sue foto iniziando da quando era piccolo. Beh! non ci crederete, ma non è stata per niente una cosa semplice, perché lei lavorava, il tempo era poco e in una settimana abbiamo dovuto fare tutto, tutto qui niente di particolare aveva solo le foto del marito da piccolo e nemmeno tutte, altre le ha raccolte durante il lavoro che stavamo facendo, già, perché mi son fatta aiutare dalla mia amica Francesca, in quanto era la prima volta che facevo un lavoro così grande e importante, sopratutto perché le foto dovevano esse scanzionate e poi lavorate, erano foto a bassa risoluzione andavano tutte ritoccate; sì, è vero avevo già fatto il lavoro con le foto del Gran Canion, ma questo era tutto un altro lavoro, ha richiesto tempo tempo e pazienza. Chiaramente il marito non doveva sapere nulla, ho dovuto cercarmi le foto che mi servivano sulla sim-card della macchinetta della mia amica, e sapete quante foto c'erano? nemmeno ve lo immaginate, erano 2540 foto, non le hanno mai scaricate, così mi son dovuta andare a cercare le foto che mi servivano, un lavoro non solo lungo ma anche da certosino. Poi intoppi su intoppi, alla fine quando ci sono riuscita ho preparato il lavoro, con le frasi le transazioni ecc. l'ho dato a Francesca per la registrazione su d.v.d ieri sera, ma nel cambiare alcune frasi e transazioni ho combinato un bel pasticcio, musiche sparite, sì perché abbiamo anche messo delle musiche che piacevano a lui (un'altra trafila per recuperare i titoli e le musiche) il lavoro si è molto alterato e stamattina Francesca  (è proprio una cara amica) ha dovuto sistemare tutto, alla fine tutto pronto, finalmente, ho tirato un sospiro di sollievo, tutto è bene ciò che finisce bene. In compenso è venuto fuori un bel lavoro,sì, sono proprio soddisfatta.
Ma ora passiamo ad altro.
Voglio condividere con voi 10 modi per imparare ad amarsi.
1.. Non criticarti.
2. Elimina la paura dalla tua vita
3. Sii paziente
4. Sii gentile con te stesso
5. Impara ad apprezzarti
6. Impara a chiedere senza pretendere
7. Ama la tua realtà
 9. Utilizza la tecnica dello specchio
10. Amati adesso
Cerchiamo quindi di conoscerci, di accettarci e di migliorarci. Ogni giorno è un nuovo giorno,: tutto da scoprire, tutto da inventare, tutto da vivere. Non possiamo pretendere di farci accettare dagli altri, se prima non accettiamo noi stessi.
Ho ancora un po' di tempo per stare con voi, e voglio chiudere questo mio post con una bella letteratura,  è da molto che volevo condividerla con voi , perché è molto bella:
                                                     Un'antica leggenda Indù
Un'antica leggenda indù dice che un tempo gli uomini erano degli Dei, ma abusavano talmente tanto della loro divinità che Brahma, capo degli Dei, decise di togliere loro la Potenza Divina e nasconderla in un posto dove non l'avrebbero mai trovata.
Dove nasconderla divenne quindi il grande problema.
Quando gli Dei minori vennero chiamati a consiglio per valutare la situazione, dissero: "seppelliamo la Divinità dell'uomo in fondo alla terra".
Ma Brahma disse: "no, non basta, perché l'uomo scaverà e la troverà".
Allora gli Dei dissero: "bene, allora affonderemo la sua divinità nell'oceano più profondo".
Ma Brahma rispose ancora. "no, perché prima o po l'uomo esplorerà le profondità di ogni oceano e la riporterà in superficie".
Non sappiamo dove nasconderla, perché sembra che non ci sia alcun posto sulla terra o nel mare dove l'uomo non potrebbe raggiungerla".
Allora Brahma disse: "ecco cosa faremo con la divinità dell'uomo: la nasconderemo profondamente dentro lui stesso, perché non penserà mai di cercarla proprio lì".
E da allora, conclude la leggenda, l'uomo è andato su e giù per la terra, arrampicandosi, tuffandosi, esplorando e scavando, per cercare qualcosa che invece aveva da sempre racchiusa dentro di sé.
Ripeto, a me piace molto e spero sia di vostro gradimento.
Ora però devo proprio lasciarvi , perché mi vado a preparare per la festa, po vi racconterò come è andata.
E' stato come sempre, bello comunicare con voi, e come sempre vi mando tanti abbracci di luce, tanti sorrisi, che la felicità vi sorrida a presto vostra sempre affezionatissima amica
                                                   Nadia