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domenica 25 gennaio 2015

La vita sorride a chi sorride

Amici cari vicini e lontano,
eccomi di nuovo qui con voi con un nuovo post tutto da raccontare. Come state? Io benissimo, grazie, anzi benone!
Voglio raccontarvi cosa è successo tanti tanti anni fa, proprio il giorno del mo dodicesimo compleanno.  I  miei fratelli, (gli altri due sono nati dopo) Rinando e M. Pia, e naturlamente io, dormivamo momentaneamente nella stessa stanza; la mattina mamma mi sveglia e nel farmi gli auguri, mi dice: Nadia c'è un regalo per te..........sinceramente non mi ricordo cos'era, fatto è che mi sono messa a saltare sul letto, mio fratello per farmi dispetto si china sotto di me, vede le mie mutandine  e si mette a gridare: Nadia s'è fatta la cacca sotto, Nadia s'è fatta la cacca sotto........ per tutta risposta mi metto a piangere dicendo no! non è vero, non è vero! mamma capì a volo, mi prese per un braccio e portandomi in bagno mi disse che ero diventata "signorina", queste testuali parole. Mi misi a piangere, no!!! non voglio diventare signorina!!!! Quello era ciò che la mia testa mi diceva in quel momento. A peggiorare la situazione fu papà; sì perchè mamma mi portò all'altro bagno dove lui si stava facendo la barba e tutta euforica disse: "Umberto, Nadia è diventata signporina!" Tuoni fulmi e saette, andò su tute le furie, si arrabbiò, ci chiuse la porta in faccia e ci mandò via. Come ci rimasi? chiaramente molto molto male, già non volevo diventare "signorina" figuriamoci poi con la sfuriata di papà!?! queste scene, purtroppo a casa mia erano frequenti, per lui ogni scusa era valida per arrabbiarsi, urlare, terrorizzando tutti, e poi uscire di casa. Non era di certo piacevole,  ci rimanevamo molto molto male, ma quando lui se ne andava, per noi tornava il sereno, ridevamo e scherzavamo come se non fosse accaduto nulla, poi però quando rientrava non doveva volare una mosca, apparentemente andava tutto bene, ma dentro di noi c'era un fuoco che ardeva in continuazione. Queste sono bazzecole, perchè ne abbiamo passate di peggio, era fatto così, in fondo era nostro padre, per fortuna mamma era completamente diversa, sempre sorridente, allegra, cantava e scherzava............. Questa era la nostra vita, solo con il tempo ho sanato tutte queste  profonde e laceranti ferite, grazie ai  miei percorsi di crscita come dissi in precedenza, sono riuscita a superare questi soprusi, a capire e sopratutto "PERDONARE MIO PADRE". Quando feci il mio primo percorso, fu un salto enorme, mi ha catapultato in un altro mondo, mi si apriva un nuovo modo di vedere di pensare sopratutto di gestire la mia vita. Certo non è stato per niente facile, perchè il cambiamento c'era si sentiva e dal  momento che ero decisa ad andare avanti mi sono rimboccata le maniche, fino ad arrivare dove sono oggi. Ma non credete che sia arrivata, c'è sempre da andare avanti. Pensavo che a rendermi infelice fosse il mio corpo, non mi accettavo, ma a rendermi infelice non era il mio corpo, ma ciò che pensavo di lui. Da quando mi sono amata accettata per come ero, per quello che esprimevo, mi sono amata e accettata perchè sono viva, perchè esisto, e perchè valgo. Scusate se è poco!!!!!!!! Iniziai così una volta per tutte a fuggire a me stessa. Era arrivato il momento di capire e di affrontarmi, era il momento di essere cosciente e di esistere una volta per tutte. Era il momento di vivere. Mi concentravo e mi rammaricavo per il mio passato, senza rendermi conto che era un grande errore. I miei sforzi si proiettarono così solo verso il mio presente e  l'immediato futuro; mi servii poi del passato solo per non commettere gli stessi sbagli. Rimproverarmi per gli errori passati era tanto inutile quanto stupido, imparai  invece da essi e fu un comportamento saggio ed efficace.
Era arrivato per me il momento di cambiare rotta alla mia nave, avevo tante buone motivazioni e stavo nel bel mezzo di una tempesta. Ragion per cui ho dovuto virare di bordo.
Ma ci sono molte persone talmente paurose di vivere che piuttosto di rischiare di perdere qualche sicurezza per migliorare la propria vita, preferiscono rimanere nell'apatia della propria mente. Certo, mi sono ritrovata in fondo ad un tunnel, e volevo, fortissimamente volevo lottare per uscirne fuori. La risalita è stata molto lunga e le crisi erano sempre in agguato. La felicità non te la regala nessuno. Mi sono arrampicata, ho sudato, ho pianto, per uscirne fuori, e poter finalmente vedere la luce, ho contato solo sulle mie forze, ma alla fine ce l'ho fatta.
Ma torniamo ai nostri compleanni, nostri perchè il 22 gennaio è stato anche il compleanno di Luciano;
Lunedi oltte ad essere la mia festa era anche l'anniversario di matrimonio, perchè mi son voluta sposare il giorno dei miei 50 anni; e il 22 siamo partiti per il viaggio di nozze. Bello vero?
Lunedì siamo andati a cena noi due soli soletti, in un bel ristorante, Giovedì invece siamo andati in un altro ristorane ancora più bello, più piccolo e più intimo, con mia sorella il marito la mia cara amica e marito e Giancarlo che per la seconda volta è dovuto intervenire sul mio p/c sempre per lo stesso problema dell'altra volta. Siamo stati non bene di più, e le risate non sono di certo mancate, perchè Giancarlo è una forza della natura!
Per il prossimo anno conto e penso di fare una megafesta per i miei 70 ani; voglio fare le cose in "GRANDE", animatore con caraoke, Luciano Lembo, cabarettista, un caro amico molto molto bravo e divertente, e se mi riesce anche i fuochi d'artificio, che ne dite? vi piace l'idea? a me moltissimo.
Ragazzi miei, ora Luciano ed io  dobbiamo uscire, volevo continuare, perchè volevo raccontarvi come ci è venuta l'idea del matrimonio, dopo 6 anni di convivenza. Aspettatemi, sarò da voi la prossima settimana, per ora vi mando i miei più caldi abbracci di luce tanti sorrisi che la felicità vi sorrida vostra sempre affezioanatissima amica
                                                                 Nadia

























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