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domenica 9 aprile 2017

Niente è gratuito. Nulla che abbia un effettivo valore si conquista senza sforzi e senza impegno.

Amici cari vicini e lontani
buona domenica. Ieri con 5 amiche siamo andate a Napoli a vedere il Cristo velato, siamo partite la mattina da Roma Termini e tornate in serata. Con Debora Franco e Luciano, volevamo andarci l'anno scorso quando siamo andati a Napoli a vedere i presepi, ma bisognava fare due ore di fila per il biglietto e altre due ore per entrare, ci abbiamo rinunciato, con l'idea di ritornarci, ma  questa volta mi è venuta un idea geniale, perché non fare il biglietto online? così abbiamo fatto, voilà, ed è stata proprio una passeggiata, giusto, vero?
Il Cristo è una scultura marmorea di Giuseppe Sannmartino, conservata nella cappella Sansevero di Napoli, fu fondata alla fine del Cinquecento da Francesco di Sangro, ma fu Raimondo di Sangro settimo principe di Sansevero che concepì e mise in opera, tra gli anni 40' e gli anni 70'  del Settecento, l'affascinante progetto iconografico attualmente visibile.
Il Cristo velato è un opera interamente in marmo, ricavata da un unico blocco di pietra. (il costo complessivo della statua ammonta alla riguardevole somma di cinquecento ducati).
Il Cristo è tutto ricoperto d'un lenzuolo di velo trasparente dello stesso marmo; è dunque una perla dell'opera barocca fatto con tanta arte da lasciare stupiti i più abili osservatori.
Il Cristo è una delle opere più affascinanti e misteriose che si possano vedere a Napoli e in Italia. Anche se siete a Napoli per poche ore, la cappella rientra nelle 10 cose  da vedere assolutamente. Si racconta che il velo di marmo sul corpo del Cristo, sia in realtà un velo in tessuto trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato dal Principe di Sanse. Tra gli estimatori del Cristo velato, Antonio Canova che rivelò di essere disposto a dare 10 anni della propria vita pur di essere l'autore di un simile capolavoro, che riesce a trasmettere perfettamente la sofferenza provata dal Cristo prima della Crocifissione.
E' stata una grandissima emozione trovarsi davanti un simile Capolavoro, brividi per tutto il corpo, sul volto si percepiva tutto il dolore del Cristo, tutto nei particolari era un susseguirsi di "emozioni travolgenti"

Non poteva mancare la sosta per mangiare una delle più famose "sfogliatelle" di Napoli.

Venerdì è stato il nostro anniversario, 27 anni da quando ci siamo conosciuti Luciano ed io; gli ho regalato un mazzo di fiori, quando gliel'ho regalato si è commosso ed ha detto: è il primo mazzo di fiori che ho ricevuto in vita mia. Anche lui mi ha regalato un mazzo di fiori, li troverete alla fine del post.

Amici cari vado a prepararmi perché andiamo a casa di mio nipote per festeggiare il suo 40esimo compleanno insieme a tutta la famiglia,vi mando caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                          Nadia













































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