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sabato 28 maggio 2016

La pace viene da dentro. Non cercarla fuori.

Amici cari vicini e lontani,
eccoci di nuovo insieme questo sabato pomeriggio.
Vi ho sempre parlato di "meditazione" che pratico una volta a settimana con un gruppo di 6-8 persone. Ho iniziato quattro anni fa con Franco, un fratello di luce, solo io, in seguito è venuto anche Luciano, prima in un centro olistico, ora, per varie ragioni continuiamo a casa mia. Quindi oggi vorrei condividere con voi i benefici della meditazione e sono:
riduzioni dello stress,
incremento del livello di concentrazione,
una diffusa sensazione di benessere.
Inoltre, dà equilibrio, ordine e armonia. Elimina lo stress, e scopri come tornare in uno stato di pace e di calma, semplicemente meditando e respirando. Rimuovi ogni rumore confuso, dalla tua mente e impara come ascoltare le tue guide interiori. Credo che ognuno di noi, se osserva senza più troppo coinvolgimento emotivo la propria vita, potrà constatare che tutto ha avuto un percorso ed una sua perfezione: anche nel dolore, nella malattia, perchè questi possono essere stati gli stimoli giusti per mettere in atto un cambiamento.
Ecco alcuni semplici consigli pratici per aiutare i più inesperti a superare gli ostacoli iniziali e ad integrare la meditazione nella propria quotidianità.
1) Fanne una pratica giornaliera. Dedica alla meditazione un pò del tuo tempo ogni giorno, anche se solamente 10/15 minuti. Fai in modo che la meditazione diventi una pratica, un rituale quotidiano.
2) Inizia con il respiro. Respira profondamente allenta le tensioni, rilassa i muscoli, aiuta la mente a distendersi ed è uno dei modi ideali per iniziare la pratica della meditazione.
3) Sii consapevole della tua frustrazione. Tra coloro che si sono avvicinati solo da poco tempo alla meditazione è piuttosto comune come i primi insuccessi siano fonte di notevole frustrazione: "perchè non riesco ancora a placare la mia mente?", oppure "com'è scomoda questa posizione". In questi casi cerca di non mollare, torna a concentrarti sul tuo respiro e lascia che la sensazione di frustrazuione lentamente scivoli via. Può anche succedere che i pensieri ti arrovellino la mente distraendoti e non ti permettono di concentrarti nella meditazione, (non vi nascondo che ogni tanto ancora mi succede) ma riesco subito a riconcentrarmi.
4) Sperimenta. Molti ritengono che meditare significhi necessariamente rimanere seduti a gambe incrociate. Prova a sperimentare la forma di meditazione per te più efficace, meditare stando seduto o sdraiato, e con gli occhi chiusi ( serve a concentrarsi di più), ecc...
5) Senti il tuo corpo. Un consiglio molto efficace per i principianti è quello di prestare molta attenzione alle sensazioni del corpo quando si utilizza la meditazione. Mentre la mente si quieta, se riesci ad assumere consapevolezza delle sensazioni che ti invia il tuo corpo vorrà dire che sei sulla giusta strada.
6) Individua il tuo spazio. Accertati di meditare in un luogo tranquillo, ordinato e separato dagli ambienti in cui lavori. Poni intorno a te delle candele, incensi, cuscini e pietre. Conferisce all'ambiente un aria suggestiva rilassante e mistica.
7) Mantieni consapevolezza durante la giornata. La meditazione non finisce con i 10/15 minuti di pratica quotidiana. Lentamente imparerai come la via più naturale per espandere il tuo universo meditativo sarà quello di essere presente e consapevole in ogni momento della tua giornata.
8) Assicurati di non essere disturbato. Accertati di avere a disposizione il tempo e l'ambiente necessari per non essere disturbato e meditare in piena tranquillità, assicurandoti di aver spento il telefono.
9) Non stressatevi. Questo è uno dei consigli più importanti: fallo con dolcezza e con piacere, senza nervosismi, obblighi e tensioni. Fai semplicemente ogni volta il meglio che puoi.
10) Fatelo insieme. Meditare (preferibilmente con un fratello di luce che vi guida), con una o più persone, va bene anche da soli o con il vostro partner, può avere meravigliosi benefici.
A giugno sempre con Franco e Debora, la moglie, stiamo organizzando delle meditazioni sulla spiaggia a Fiumicino, dalle 18 in poi. Abbiamo preparato anche un volantino, lo troverete alla fine del blog.
Un saluto particolare va a Franco per il suo sotegno nelle nostre meditazioni e a Ivan per il suo supporto con validi insegnamenti consigli e parole. Grazie di vero cuore per la vostra vicinanza, il vostro sostegno in questo cammino interiore di pace e serenità.
Non  mi resta che mandarvi caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida sempre vostra affezionatissima amica

                                                                Nadia


























sabato 21 maggio 2016

Nessuno è maestro, se non di se stesso.

Amici cari vicini e lontani,
buon giorno e buon sabato a tutti.
Questa per me è stata una settimana piena di emozioni, condivisioni, feed-back; prima l'incontro settimanale di psicoterapia, siamo un gruppo di 20-25 persone, ci mettiamo in cerchio con le sedie; sono "gruppi d'incontro", tenuti da una docente, in cui ognuo è libero di esporre un qualsiasi problema, parlando e chiedendo consigli sul da farsi; poi meditazione con Franco, e per finire gruppo quindicinnale con Silvia e Bruno. Alla fine di quest'ultima serata è stata posta una domanda: "qualè la cosa che fa più male?" Bella domanda, vero? a voi cercare la risposta! Non c'è una risposta giusta o sbagliata, ascoltate la vostra "vocina interiore"!
La frase "nessuno è maestro, se non di se stesso", cosa vuol dire? Quale può essere il messaggio che ci porta? Che se non siamo in grado, di lasciar andare, ci troveremo in difficoltà.Cosa possiamo fare allora? Possiamo imparare a non attaccarci alle cose, possiamo possederle le cose, non essere posseduti. Ma imparare a lasciare andare, a far scorrere, a far fluire, non vuol dire ignorare le cose che ci accadono e far finta di niente, ma che ogni giorno sono pronto ad accogliere un nuovo me che può essere diverso da ieri, che sono pronto a lasciar andare le credenze giorno per giorno, che sono pronto a mettermi in discussione, che sono pronto a lasciar andare le vecchie memorie per accogliere il nuovo. Forse fa male, perchè è come cambiare pelle. Forse fa male perchè arrivare al punto dove siamo arrivati, abbiamo dedicato tutto il nostro tempo, le nostre energie, sia fisiche che finanziarie. Che la purezza e la correttezza siano la nostra meta. Adesso la priorità è di avere la piena consapevolezza che il vero potere è dentro di noi. 100% di responsabilità significa non permettere mai più a nessun altro di giudicare le decisioni per i fatti che accadono nella mia vita. Perchè solo io sono custode e responsabile della mia vita stessa.
Nessuno può dirmi cosa è giusto per me.
Nessuno può dirmi cosa devo fare.
Nessuno può dirmi cosa devo pensare.
Nessuno può dirmi come devo pregare.
Nessuno può dirmi come devo meditare.
Perchè in questo mio viaggio individuale negherei la mia stessa natura divina, se delegassi qualcuno al di fuori di me, che sia persona, situazione o sistema il potere di decidere al mio posto.
Nessuno è maestro di se stesso.
Ognuno di noi è responsabile al 100% della propria pace interiore e del proprio viaggio verso la libertà.
Nell'augurarvi un buon fine settimana, vi mando caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                      Nadia








































sabato 14 maggio 2016

E' perdente solo chi smette di lottare.

Amici cari vicini e lontani
buon giorno a tutti e buon pomeriggio.
Ieri sera ho avuto a cena a casa mia, mia sorella mia cugina e i rispettivi mariti, e due nostre care amiche, rimaste vedove da poco tempo. Finalmente dopo vari tentativi sono riuscita a fare le famose "tigelle Modenesi", meglio conosciute come "crescentine-emiliane", avevo comprato anche lo stampo per cucinarle, e visto la mia determinazione e caparbietà prova e riprova, voilà, sono venute a dir poco speciali. Sono proprio soddisfatta. VITTORIO, visto ci sono riuscita!!!! Vittorio è il mio amico di Pavullo, e la moglie Maria Teresa mi dava consigli per il procedimento, dai e dai alla fine come si suol dire: chi la dura la vince, e ce l'ho fatta! Vittorio e Maria Teresa vi saluto caramente.
Ho preparato anche una gustosissima insalata di zucchine e carote tagliate alla iulien, con un apparecchio a spirale (troverete la foto in fondo al blog); ho unito dei pomodorini rossi tagliati a metà, olive verdi piccanti snocciolate, noci tritate, ovoline, olio (aceto facoltativo). Una vera squisitezza, ogni volta che la presento è un vero successo. Va preparata almeno 2-3 ore prima in modo che le verdure si amalgano bene tra di loro e senza sale, in quanto le olive sono saporite. La prima volta me la preparò la mia amica Gigliola quando andai a casa sua la prima volta, regalandomi in un secondo tempo questa "clessidra" come la chiamo io, e da allora è il mio cavallo di battaglia. Gigliola come vedi il tuo regalo va sempre molto forte, grazie a te faccio sempre bella figura! Potete mettere ingredienti a vostro piacimento, a voi la scelta....
Ora vorrei finire la storia dei tre alberi, iniziato il bolg precedente.
Passarono molti anni, circa 30, e un giorno infine, anche la vita del secondo albero cambiò. Era fuori, in mezzo al mare, quando si scatenò una tempesta terribile. Il vento soffiava violentemente e le onde erano talmente alte che la barchetta era persuasa di affondare. Ma a quel punto accadde qualcosa di incredibile: uno degli uomini che trasportava, si alzò. "Taci, calmati!" disse al vento e alle onde. Ed essi obbedirono. Quando il secondo albero afferrò ciò che era accaduto, anche il suo cuore si riempì di gioia. "I miei sogni si sono realizzati" disse. "Non ho trasportato un grande esploratore, ma ho trasportato il Creatore del cielo e della terra". Non molto tempo dopo, anche la vita del terzo albero subì un cambiamento. Arrivò un falegname e lo portò via. Con sua grande costernazione, però, non fu lavorato per farne qualcosa di bello. Non ne fecero neppure qualcosa di utile. Invece, ne fu fatta una grezza croce di legno. Questo è il tipo di croce sulla quale i soldati crocifiggono i criminali. E in effetti fu trasportato sul luogo dell'esecuzione. Là in cima ad una collina fu inchiodato sopra le sue travi un nomo condannato a morte. Per la verità sarebbe dovuto essere il giorno più brutto dell'albero, ma l'uomo inchiodato sulla croce non era un comune criminale che doveva pagare le pene dei suoi delitti. Era un innocente, Gesù Cristo, figlio di Dio che moriva per i peccati del mondo. E quando il terzo albero capì ciò che era successo, il suo cuore esultò di gioia. "I miei sogni sono realizzabili, disse. "Non diventerò l'albero più alto del bosco, ma sarò la croce che farà pensare agli uomini e a Gesù Cristo.
Grazie per essere stati anche oggi con me, vi mando tanti caldi abbracci du luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida tanti sorrisi vostra sempre affezionatissima amica

                                                                         Nadia
















domenica 8 maggio 2016

Se hai paura di fallire, allora non meriti successo.

Amici cari vicini e lontani,
buon giorno a tutti. Auguri a tutte le mamme. Cito la frase di una vecchia canzone che facevo cantare ai miei bambini, quando insegnavo a scuola: "Son tutte belle le mamme del mondo, quando un bambino si stringono al cuor son le bellezze di un bene profondo fatto di luce di gioia e d'amor......."
 Mese di maggio, e anche di prime Comunioni e compleanni. Ieri pomeriggio la mia bella pronipote Celeste spegnerà la sua prima candelina, la sorellina di Clarissa, e oggi a pranzo un'altra prima candelina, una pronipote da parte di Luciano, e lì saremo veramente tanti tanti. In tutto abbiamo tra me e Luciano 8 nipoti e 18 pronipoti, niente male vero? Ai pronipoti piacciono molto le storie e le fiabe, e c'e n'è sempre una pronta per loro. Una tra le loro preferite è la storia dei tre alberi.
Voglio condividerla con voi , perchè è una bella storia.......
La storia dei tre alberi
C'erano una volta tre alberi che crescevano l'uno accanto all'altro nel bosco.
Erano amici. E come quasi tutti gli amici, anche loro chiacchieravano tanto.
E come quasi tutti gli amici, anche loro erano molto diversi, nonostante crescessero nello stesso posto e fossero tutti all'incirca della stessa altezza.
Il primo albero amava la bellezza.
Il secondo albero amava l'avventura.
Il terzo albero amava Dio.
 Un giorno gli alberi parlavano di ciò che sarebbero voluti diventare da grandi.
"Quando sarò grande, vorrei essere un baule intagliato, di quelli dove si conservano i tesori, pieno di gioielli scintillanti", disse il primo albero.
Il secondo albero non pensava a cose del genere. Quando sarò grande, vorrei essere un potente veliero" disse. "Insieme al capitano, un grande esploratore, scoprirò nuove terre!"
Nel frattempo il terzo albero scuoteva i rami. Io non vorrei essere trasformato in niente", disse. "Vorrei restare qui esattamente dove sono e diventare ogni anno sempre più alto. Vorrei diventare l'albero più alto della foresta. E quando gli uomini mi guarderanno, li farò pensare a Dio.
Passarono gli anni e un giorno nella foresta arrivarono tre boscaioli.
Finalmente gridò il primo albero quando il primo boscaiolo lo abbatté. "Ora il mio sogno di diventare un baule di tesori si realizzerà."
Splendido gridò il secondo albero, quando il secondo boscaiolo lo abbattè-. Ora il mio sogno di diventare un veliero si potrà realizzare".
"Oh no!" Gridò il terzo albero, quando il terzo boscaiolo lo abbatté. "Ora non potrò più parlare agli uomini di Dio".
I boscaioli portarono via i tre alberi. E per due di loro il futuro era carico di promesse.
Ma non ci volle molto perché tutti e tre dovessero seppellire i loro sogni. Anziché essere trasformati in un bel baule di tesori il primo albero diventò una brutta mangiatoia di animali. Anziché un agile veliero il secondo albero diventò un semplice peschereccio. E del terzo albero non fecero proprio niente. Fu tagliato in assi, che furono lasciati in fila nel giardino del falegname.
La vita continuò gli anni passarono. E piano piano i tre alberi impararono a convivere con i loro sogni infranti.
Poi una notte, la vita del secondo albero cambiò repentinamente. Nacque un bambino, con tutta evidenza non un bambino comune. Gli angeli cantarono, pastori vennero a visitarlo. Indovina quale mangiatoia usò come culla la madre del bambino. Quando il primo albero capì che cosa era successo, il suo cuore si riempì di gioia." I miei sogni si sono realizzati", disse, "non sono stato riempito d'oro e di gioielli, ma ho portato il più prezioso tesoro del mondo".
Perdonatemi, ma essendo molto lunga, la finirò la prossima settimana, anche perchè mi devo preparare per la festa; vi mando i miei più caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, tanta felicità che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                               Nadia













                                                                                 


















domenica 1 maggio 2016

Saluto tutto ciò che mi arriva come un opportunità per un ulteriore crescita.

Amici cari vicini e lontani
eccoci di nuovo insieme e buona domenica a tutti.
Oggi non mi sento perfettamente in forma, questa notte non riuscivo a dormire per via di un forte mal di stomaco; ero stata con Luciano a cena da una mia cugina, le dovevo portare una collana che avevo rinfilato cambiando anche la chiusura. Ha preparato delle pizze, e abbiamo passato una bella serata. Tutto calmo tutto bene, apparentemente, ma quando sono andata a letto ecco arrivati dei forti dolori allo stomaco. Dopo due ore buone, sono corsa al bagno, vomitando a più non posso..... Chiaramente mi sono liberata, ed ho subito attribuito il tutto, non alla cena e relativa pizza, ma, qualcosa a livello psicosomatico che "non avevo digerito"! Mi sono addormentata con questo pensiero, e la mattina sono andata a consultare il libro della metamedicina, e dice: "Che cosa non riesco ad accogliere o rifiuto?" - "Che cosa mi ha nauseato o disgustato?" - "Qual'è la situazione che forse ho rifiutato"? Lampante come la luce del giorno...... ho subito collegato ciò che mi era successo il mattino, traendone le dovute conclusioni, imparando amaramente da questo episodio, ribadendo che "non esistono sbagli, ma solo esperienze". E' una lezione, necessaria per la mia crescita ed evoluzione.
Passiamo ad un altro argomento.
Lunedì 25 Aprile giorno della liberazione, a Venezia ricorreva la tradizione del "bocolo", e come ogni anno, Luciano, mi ha regalato una rosa rossa, come tradizione. Tale usanza, si dice, nasca da una leggenda.
A Venezia, nel giorno della festa di S. Marco il 25 Aprile, vige l'usanza da parte degli uomini di offrire alle donne di famiglia, in particolare fidanzate e mogli, un bocciolo di rosa rossa, in dialetto "bocolo".
 Ai tempi del Doge Maurizio Galbaio, una bionda fanciulla di nome Maria, figlia del tribuno realtino Angelo Partecipazio, si era fortemente innamorata di Tancredi, un trovatore assai valoroso e bello. Il sentimento dei due giovani era osteggiato dal padre, che non avrebbe permesso un tale matrimonio.
Maria, pertanto, chiese a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna con l'esercito di Carlo Magno e di coprirsi di gloria: così facendo, il padre non si sarebbe più opposto al loro amore. Tancredi partì e la fama delle sue gesti gloriose si sparse ben presto per il mondo. Un giorno, però, arrivarono a Venezia alcuni cavalieri Franchi guidati dal famoso Orlando; cercarono di Maria e le annunziarono la morte del prode trovatore. Era caduto a Roncisvalle sanguinante sopra un rosaio, ma prima di morire aveva colto un fiore e aveva pregato Orlando di volerlo portare alla sua amata. La fanciulla prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi e restò chiusa nel suo dolore. Il giorno dopo, in cui ricorreva la festa di San  Marco, fu trovata morta con l'insanguinato fiore sul cuore. Da quella volta il bocciolo di rosa, simbolo dell'amore che sta per aprirsi alla vita e al sole, viene offerto alle donne nel giorno di San Marco. 
Anche per oggi non mi resta che mandarvi caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida vostra sempre affezionatissima amica

                                                                              Nadia