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sabato 1 settembre 2018

Dio non permetterà che tu sia messo alla prova oltre le tue capacità.

Amici cari vicini e lontani
buon pomeriggio.
L'ultimo post pubblicato pensavo fosse una cosa a dir poco banale, mi son dovuta ricredere del successo ottenuto, grazie a tutti voi, molti lettori mi hanno seguito, vi ringrazio immensamente, ma ora torniamo ad argomenti che susciteranno un pò di perplessità, perchè oggi vi parlerò della religione e come la vivo io, scatenando non poco imbarazzo, scetticismo, e tentennamento.  Il termine religione, nella sua origine e nel suo significato, ha avuto diverse interpretazioni.
Per religiosità si intende il sentimento di rispetto e di fede ispirato dal senso del divino che si trova in ogni singola persona che differisce da individuo a individuo.
La religione è un percorso che parte dall'uomo e si rivolge a Dio (può essere Allah, Buddha, o Maometto) ed è un rapporto esistente che si manifesta in tante forme diverse fatto di riti preghiere e feste. Le religioni si distinguono in politeiste e monoteiste. Le religioni politeiste sono quelle in cui si crede in più divinità mentre le religioni monoteiste sono quelle nelle quali si crede in un unico Dio. E' un insieme di credenze e di manifestazioni con cui l'uomo riconosce l'esistenza del soprannaturale, (a te che sei ateo vorrei chiedere: ma chi ha creato il cielo, la terra, le stelle, la natura ecc...) sentimento di rispetto profondo verso qualcuno, e un Essere Superiore; personalmente non mi pongo molte domande, non so le risposte, credo, ho fede e mi basta, so che tutto è un mistero ed io lo vivo osservando e mettendo in pratica i suoi comandamenti. Ogni cosa nella vita è un dono, non sono perfetta ma cerco di migliorarmi ogni giorno, so che la fede mi guida in tutto ciò che faccio, nei piaceri come nei doveri quotidiani per poi parlare della spiritualità che gestisco consapevolmente come "meditazione".
 Sono una persona ottimista e cerco di vedere il lato positivo in ogni cosa; c'è un momento giusto per ogni cosa: un momento per essere tristi e uno per essere felici, vivo la mia vita seguendo gli insegnamenti della chiesa e sono grata dei principi che essa mi insegna, per me la fede mi guida in tutto ciò che faccio: lavoro, gioco, nella vita quotidiana.
 Sono cresciuta in una famiglia molto molto molto religiosa, guai a non andare a messa la domenica mattina, era la prima cosa da fare prima di tutto, ora però le cose sono notevolmente cambiate, sono cattolica, credente e non necessariamente praticante.
Sii felice perchè qualsiasi luogo è qui e qualsiasi momento è adesso.
Concludo col dire vivo  la mia fede essendo me stessa e di fare ciò che mi piace facendo in modo che sia benefico per tutti con sincerità ed onestà, ed ora vi mando caldi abbracci di luce, un abbondanza di momenti felici, che la vita vi sorrida, vostra sempre affezionatissima amica

                                                              Nadia





























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