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venerdì 11 aprile 2014

Quando ti accorgi che stai sorridendo, mentre avresti voglia di piangere, non farlo. Piangi!

Amici cari vicini e lontani,
eccomi di nuovo con voi, contenta più che mai!?! Quando mi metto in testa una cosa, costi quel che costi, ci devo riuscire, non per questo ho 4 corna (capricorno-ariete). Sto facendo ancora i salti di gioia, esulto come una bambina, per essere riuscita a mandarvi le foto filmato con le transazioni del Gran Canyon, sono a dir poco felice e soddisfatta; se per alcuni la "testardaggine" è un difetto, per me vi assicuro è un grande pregio perché questo mi porta dove voglio,a tutti i costi. E tante volte come è scritto nel titolo, quando mi accorgo che sto sorridendo mentre ho voglia di piangere, perché perché perché non riesco in qualcosa mi demoralizzo e mi vien da ridere per smorzare la tensione che si è creata in me, allora invece di ridere mi metto a piangere, ed è un pianto liberatorio ve lo assicuro, dopo di che torno alla carica, vado avanti fino a che non raggiungo il mio scopo. Provare per credere!
Ora però voglio riallacciarmi al post precedente quando parlavo di rabbia e di paura, ci sarebbe sempre molto da parlare, ma mi limito a parlare di cose essenziali, come oggi che voglio parlarvi dei sensi di colpa, un'altro bell'argomento, che non basterebbe un libro per quanto ci sarebbe da scrivere, ma mi limito a dirvi solo alcune cose essenziali.
Sensi di colpa
Scusate se ho scritto in grassetto, rosso, e sottolineato, ma è un argomento troppo importante e significativo, che non va per niente trascurato. Inutile negarlo, chi più chi meno, tutti soffriamo di sensi di colpa e sono così profondi che nemmeno ce ne rendiamo conto.
Il senso di colpa è un pesante fardello che ci fa vivere nel passato, perché ci riporta nel tempo remoto in cui avremmo commesso il nostro errore, e questa nostra percezione diventa il filtro attraverso il quale vediamo distorti gli eventi della nostra vita attuale.
Sentirsi colpevoli significa credere di aver compiuto un azione negativa da scontare con il castigo (senso di colpa). Quindi diventa automatico "meritare" una punizione.
L'essere umano mette sempre meccanicamente in moto l'autopunizione per cercare di liberarsi dai sensi di colpa.
Un incidente è indice di sensi di colpa. Esempio: batti un braccio o una gamba, ....."è stato un caso!" dirai. Ti fa male, certo, ma il fatto di esserti fatto male è rivelatore di un senso di colpa. Non appena provi un senso di colpa, il corpo te lo segnala con un incidente di qualche genere. Questo è un avvertimento affinché tu diventi consapevole dell'inutilità dei sensi di colpa; passi la vita a sentirti colpevole di questo e di quello, mentre non lo sei affatto. Se esamini i vari incidenti che hai avuto nella vita, te ne renderai conto. Come vedi, ogni malessere, incidente o malattia non è altro che un avvertimento, e smette non appena il messaggio è compreso.
Vorrei continuare, ma cause di forza maggiore devo proprio lasciarvi; sono le 11 del mattino ed ho appuntamento al Gianicolo (un colle di Roma, tra l'altro molto molto bello dove si gode uno splendido panorama di Roma, è una grande terrazza, e sottostante c'è una grande cannone, e tutti i giorni a mezzogiorno sparano un colpo di cannone, mia sorella ed io andavamo scuola nelle vicinanze e quando potevamo andavamo sempre su al Gianicolo  per vedere e sentire lo sparo del cannone) con mia sorella e i rispettivi mariti, perché è di passaggio a Roma un nostro nipote Americano figlio di un nostro carissimo cugino, e ci incontriamo anche se per poco almeno per salutarci.
Con questo chiudo vi mando i miei più cari saluti abbracci di luce tanti sorrisi che la felicità vi sorrida ciao ciao ciao a presto e riprenderò il discorso dei sensi di colpa
vostra sempre affezionatissima  amica
                                                                    Nadia


                                                   







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